Cateno De Luca a CityNow: 'Ponte sullo Stretto va costruito. In Calabria mancano i servizi'

"In Emilia Romagna il mare non è alla nostra altezza ma ogni centimetro hanno servizi, da noi abbiamo pisciatoi", afferma l'ex sindaco di Messina

E’ senza dubbio uno dei politici maggiormente in ascesa negli ultimi anni. Cateno De Luca, definito anche ‘Scateno’ per i suoi modi mai banali e spesso sopra le righe, è reduce dall’ottimo risultato ottenuto alle recenti elezioni politiche, stesso discorso per le regionali in Sicilia.

L’ex sindaco di Messina, ospite di CityNow nel format ‘Live Break’ (qui la puntata integrale) ha affrontato diversi argomenti, dalle tematiche nazionali a quelle che interessano più da vicino il territorio calabrese e siciliano.

Non poteva mancare un focus sul Ponte sullo Stretto di Messina, ritornello che si ripete perpetuo ad ogni campagna elettorale.

“Se fosse stato per noi e per i nostri governi, già da anni si attraverserebbe lo stretto comodamente in auto o in treno, ma adesso non ci faremo più fermare. Vedrete che la sinergia fra il presidente della Sicilia Schifani, il nostro bravissimo presidente della Calabria Roberto Occhiuto e il nostro governo nazionale ci consentirà di procedere speditamente”, queste le parole di Silvio Berlusconi, poche settimane fa.

Cateno De Luca si dice d’accordo riguardo la costruzione, e specifica le motivazioni.

“Il Ponte sullo Stretto di Messina è una necessità se si vuole davvero dare una dimensione diversa alla Sicilia e alla Calabria. Il canale di Suez è stato raddoppiato nella sua dimensione, di conseguenza le lobby dei paesi del nord Europa, dove arrivano queste merci, vorrebbero impedire la costruzione del Ponte.

Pensare di interrompere questo percorso, valorizzando la crescita dei porti di Gioia Tauro e  Augusta, impedisce di dare la giusta dimensione. Non è tanto la questione di quanto tempo si risparmia attraversando lo Stretto con il Ponte, chi fa questo ragionamento è un cretino.

Il tema è un altro, che dimensione vogliamo far assumere al nostro territorio? Costruirlo, ci darebbe un volto completamente nuovo, dandoci la possibilità di intercettare merci che oggi passano altrove. Voglio sottolineare che è scomparsa dalle grandi tematiche europee, il corridoio Berlino-Palermo, dalle immense potenzialità. “In Calabria e in Sicilia c’è una classe politica di Lazzaroni”, non lo dico io ma il Governatore del Veneto, Luca Zaia”.

Dal Ponte sullo Stretto al turismo, il passo è breve. Reggio Calabria rincorre da anni una vocazione turistica troppo spesso concetto non tramutato dalla teoria alla realtà.

De Luca evidenzia la necessità di costruire una reale rete di servizi, che possa accompagnare a 360 gradi l’esperienza del turista.

“Da sindaco di Messina, abbiamo fatto conferenza dei servizi per collegamento delle due sponde. Non ci riuscivamo a spiegarci come mai arrivando a Villa San Giovanni non ci fossero coincidenze di aliscafi o traghetti, e siamo partiti dall’idea banale del biglietto integrato, per arrivare almeno a risolvere questa tematica.

Il problema di fondo è uno, ci manca la cultura dei servizi. Nonostante abbiamo a disposizione un territorio che è una vetrina dalle immense potenzialità, lo lasciamo sporco perchè secondo noi va bene ugualmente, comunque attrae. Calabria e Sicilia hanno poche bandiere blu, e questo significa basso livello della qualità dei servizi balneari e urbani quali raccolta di rifiuti, barriere architettoniche, qualità dell’acqua etc. In Emilia Romagna il mare non è alla nostra altezza ma ogni centimetro hanno servizi, da noi abbiamo pisciatoi”, afferma netto De Luca ai microfoni di CityNow.