Ponte sullo Stretto, Salvini: 'Sarà la più grande opera di ingegneria al mondo'

Per il Ministro dei Trasporti "farà risparmiare 140mila tonnellate di mancate emissioni di CO2 nell'anno"

“I lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto partiranno entro due anni”.

Lo ha ribadito, dopo averne già parlato nei mesci scorsi, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, ospite di “Mattino Cinque“.

“Il Ponte sullo Stretto è un diritto dei siciliani, non si capisce perché debbano spendere ogni anno 6 miliardi di euro per congiungersi con il resto del Paese”, ha aggiunto il leader della Lega che poi ha assicurato: “Calendario alla mano, tra norme, finanziamenti, lavoro di avvocati e ingegneri, entro due anni si partirà con i lavori di un’opera che finalmente unirà il Paese”.

Matteo Salvini  ha poi aggiunto:

“Sarà la più grande opera di ingegneria al mondo e farà risparmiare 140mila tonnellate di mancate emissioni di CO2 nell’anno”.

Ospite di “Quarta Repubblica“, il Ministro del Governo Meloni, così come in svariate altre occasioni, aveva già parlato dell’opera che potrebbe collegare, in modo permanente non solo Reggio Calabria e Messina, ma la Sicilia all’Italia. A chi sostiene che il ponte non si dovrebbe costruire, perché si troverebbe in una zona sismica, Salvini replicava:

“Le voci a riguardo sono false – spiegava il leader della Lega nel programma di Nicola Porro -. Sono stato alla Galleria del Vento del Politecnico di Milano, e ho parlato con l’ex rettore Ferruccio Resta che mi conferma che non c’è nessun rischio sismico per quanto riguarda l’eventuale e, aggiungo, necessario collegamento con la Sicilia”.