Ponte sullo Stretto, arriva il primo 'Si' del Governo: 'Opera utile'

Due i progetti al vaglio, ad una o a tre campate. Bocciata per ora l'ipotesi del tunnel sotterraneo

Un piccolo ma significativo passo avanti per la costruzione del Ponte sullo Stretto. La commissione di tecnici istituita dall’ex ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e confermata dal successore Enrico Giovannini ha espresso la sua posizione: si tratta di un’opera utile.

Due i progetti valutati, bocciato il tunnel

Nella relazione approvata dal gruppo di lavoro coordinato dal direttore dell’unità di missione del ministero Giuseppe Catalano, c’è il sostanziale via libera a un collegamento stabile, con l’indicazione favorevole su due progetti.

Il primo, con uno stato di elaborazione più avanzato, è quello a unica mandata già portato avanti dalla società Stretto di Messina, il secondo invece è a tre mandate.

La palla ora passa al parlamento, con il ministro Giovannini che si prepara a consegnare al premier Mario Draghi la relazione di 200 pagine, 50 grafici e 50 tabelle prodotta dalla commissione in questi 8 mesi di attività.

Niente risorse del Recovery

Con quali risorse finanziare la costruzione del Ponte? Sicuramente non con il Recovery Fund. L’opera infatti non è stata inserita nel Recovery Plan per una questione di tempi di realizzazione troppo lunghi. Necessaria una soluzione alternativa, come il project financing, la concessione a privati che assorbirebbero i costi con l’introito dei pedaggi.