Ponte sullo Stretto, Sinistra Italiana: 'Salvini in stato confusionale, Occhiuto tuteli Reggio e la Calabria'

"Soffocato dalla sua disperata propaganda fumosa. Non basta l’arma di distrazione di massa, Sud abbandonato" così la nota

Di seguito il comunicato stampa a firma di Giuseppe Carrozza della segreteria regionale di Sinistra Italiana Calabria.

Il 22 marzo il Vice Presidente del Consiglio e Ministro dei Trasporti del governo Meloni, nonché segretario federale della Lega Matteo Salvini, durante la sua traversata propagandistica fra Reggio Calabria e Messina, ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un uomo politico disperato alla ricerca di consensi sparando fesserie iperboliche sempre più grosse.

È in evidente stato confusionale soffocato dalla sua disperata propaganda fumosa, fuorviante, colma di menzogne, alla quale credono in malafede soltanto i parlamentari leghisti e gli esponenti istituzionali ai vari livelli eletti o trasmigrati nella Lega dal centro-sinistra in preda al più spregiudicato “trasformismo interessato”.

La denuncia di Sinistra Italiana

La realtà è un’altra, il Governo Meloni ha abbandonato il Sud usandolo come merce di scambio per arrivare ad ottenere il premierato e soddisfare la sua bulimia di potere assoluto figlia della sua cultura autoritaria e illiberale; l’ Autonomia Regionale Differenziata o “ Secessione dei Ricchi “, preludio del “Grande Nord Padano”, unitamente alle decisioni di tagliare i fondi miliardari del PNRR destinati al Mezzogiorno per colmare le disuguaglianze sociali e i divari territoriali e infrastrutturali rispetto al nord più ricco del Paese, di eliminare i seppur insufficienti fondi perequativi stanziati dal Conte 2, di distogliere risorse pubbliche miliardarie destinate alla Calabria, alla Sicilia e al resto delle regioni meridionali per reinvestirle al nord, di impiegare i fondi
di coesione destinati alle regioni Calabria e Sicilia per investirli nella fantomatica costruzione del Ponte attraverso la società Stretto di Messina e tanto altro ancora, stigmatizzano crudamente l’amara realtà e le reali intenzioni leghiste e delle destre.

Si ammodernino le infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali, immateriali e digitali calabresi e siciliane, ci vengano assicurati ospedali efficienti e moderni, si organizzi la medicina del territorio, si potenzi l’offerta del Servizio Sanitario Pubblico per consentirci di curarci a casa nostra eliminando attese diagnostiche esasperanti e i viaggi della speranza che arricchiscono il Lombardo-Veneto e l’Emilia Romagna, si potenzi l’Istruzione, le nostre scuole, l’offerta universitaria e formativa, si risani l’enorme dissesto idrogeologico e l’assetto idraulico delle nostre montagne, si migliori la viabilità fra le zone interne e quelle costiere e si ripristinino i servizi nei centri urbani montani, queste sono le opere pubbliche e gli investimenti miliardari che servono ai calabresi e ai siciliani e che creeranno posti di lavoro veri e stabili.

Non basta l’arma di distrazione di massa di un’opera faraonica, inutile, antieconomica, di dubbia realizzazione normativa, priva di certezze tese a garantire la sua stabilità strutturale, sismica e climatica come il Ponte a campata unica sospeso sullo Stretto di Reggio e di Messina con l’alta velocità che forse arriverà a sfiorare Praia A Mare, senza alcuna copertura finanziaria, che sconquasserà paesaggi, territori, economie locali e comunità, che distruggerà i delicatissimi e preziosi ecosistemi esistenti sulle sponde calabro-sicule, per coprire il massacro del Mezzogiorno e la disintegrazione dell’Unità d’Italia e della nostra Costituzione.

Piuttosto, i sindaci delle città dello Stretto si spoglino dell’ambiguità possibilista che li sta caratterizzando e si schierino apertamente a tutela degli interessi delle rispettive comunità contro un’opera inutile, dannosa e irrealizzabile e comunque assolutamente non prioritaria.