Porto di Gioia Tauro, Mancuso: 'Infrastruttura vitale per la Calabria'

Fari di nuovo accesi sull'hub internazionale. Le parole del Presidente del Consiglio regionale al termine dei lavori della Commissione Trasporti

“Lo sviluppo del Porto di Gioia Tauro è un tema di priorità assoluta per la Calabria e per l’agenda regionale, tanto da essere inserito dal presidente Occhiuto tra i 5 punti della ‘Vertenza Calabria’, documento strategico incentrato sui principali fattori di crescita”.

Lo afferma Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, al termine dell’incontro che si è tenuto al Porto di Gioia Tauro, alla presenza dell’on. Raffaella Paita, presidente della IX Commissione della Camera dei deputati (Trasporti, poste e telecomunicazioni) e del presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli.

“Il Porto di Gioia Tauro è un hub in costante crescita negli ultimi anni, ma dalle potenzialità inespresse ancora enormi. Non dimentichiamo che grazie alla Zes è possibile attrarre ingenti risorse economiche, oltre al tema di attualità in queste settimane relativo al rigassificatore che ci permetterebbe di produrre 1/3 del gas che attualmente importiamo dalla Federazione Russa.

Da parte del Consiglio regionale non può che esserci il massimo supporto e la condivisione di progetti mirati a creare sviluppo per un’infrastruttura vitale per la Calabria e di importanza cruciale per il Sud Italia. Quando si vuole sottolineare la centralità del Porto di Gioia Tauro, i numeri sono inequivocabili: il 90% del commercio estero dell’Unione Europea e il 40% di quello interno alla stessa UE segue le vie del mare. Tra i porti del Mediterraneo, quello di Gioia Tauro è il più importante per collocazione geografica, infrastrutture e efficienza. Da solo, rappresenta più del 50% del Pil calabrese.

Il Porto di Gioia Tauro -conclude Mancuso– costituisce già oggi il più grande terminal per il transhipment italiano e del Mediterraneo ma ci sono tutte le possibilità per assicurare a questa infrastruttura ulteriori margini di crescita in termini di livelli occupazionali ed economici”.