Reggio, il porto si rifà il look: come cambia l'intera area. Mega: 'Favoriremo il legame con la città'

Via tutti i silos presenti nella banchina Margottini. Così il porto di Reggio Calabria cambia volto. Le parole del presidente Mega

Il porto di Reggio Calabria cambierà presto volto.

L’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, come già anticipato da CityNow, si è impegnata per la rimozione dei grandi silos, da anni ormai in disuso. Il primo step per ridare una nuova identità all’area portuale passa proprio dalle grandi cisterne destinate al deposito del cemento.

Porto di Reggio, via i silos. Partono i lavori

Silos Porto 4

La scadenza del termine della concessione per il deposito del materiale, ha consentito di avviare finalmente i lavori per la demolizione dei silos.

“Cambierà la destinazione di utilizzo sia della banchina Margottini che di quella di levante – spiega ai nostri microfoni il presidente dell’Autorità portuale dello Stretto dott. Mario Paolo Mega – Entrambe verranno destinate esclusivamente al traffico diportistico. Cominceremo, intorno a questo primo intervento, a operare una riqualificazione della parte del porto più vicina alla città in modo da favorire le aree destinate ai passeggeri. Proprio questo punto è alla base del nostro programma di interventi concordato e sottoscritto insieme al Comune di Reggio Calabria“.

L’eliminazione del traffico del cemento sulla vecchia banchina consentirà dunque di cambiare la destinazione di utilizzo dell’area. Intanto dal 10 gennaio, a seguito della decisione dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto non è più consentito attraversare l’area portuale e solo i soggetti autorizzati potranno accedere all’interno del porto.

Lavori al porto di Reggio, controlli e nuovo progetto: cosa cambia

Mercato Ittico Porto Reggio Calabria

Il presidente dott. Mario Paolo Mega spiega inoltre il perchè della vigilanza e del presidio in corrispondenza dei varchi portuali.

“Nelle aree portuali in cui si svolgono attività commerciali è necessario rispettare alcune norme di sicurezza. In questo momento abbiamo applicato interamente le norme del piano di security portuale che prevede il controllo agli accessi e la possibilità di ingresso solo per gli addetti ai lavori – continua il dott. Mega – Solo dopo l’eliminazione dei silos proporremo alla Capitaneria e alla Prefettura un cambio del piano di sicurezza che mantenga i controlli solo nelle aree in cui attraccano le navi commerciali. La porzione che andrà dal mercato ittico fino alla stazione degli aliscafi avrà dei controlli molto più blandi perchè è la zona in cui immaginiamo si possa avere un’interazione più facile tra la vita urbana e le attività portuali. Favoriremo così il legame con la città”.

Via i silos quindi che andranno smantellati nel giro di tre o quattro mesi al massimo. Proseguirà poi un progetto di riqualificazione complessiva di tutta l’area che riguarderà anche gli edifici esistenti come l’ex ristorante ‘Onda Marina‘, da poco tempo nella disponibilità dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto.

“Verrà riqualificata l’intera porzione a sud del Porto ovvero quella che insiste più a ridosso della città nonchè prima zona di accoglienza dei crocieristi. Renderemo l’ambiente completamente diverso rispetto alla condizioni attuali”.