Praia a Mare, approvato e finanziato dalla Regione il progetto per la rimozione dei rifiuti nei fondali


E’ stato approvato definitivamente  e finanziato dalla Regione nell’ambito del POR Calabria 2014-2020 il progetto presentato da Italia Nostra per la rimozione dei rifiuti nei fondali dell’Isola Dino. Tale azione prevede un investimento di € 40.618,31 e costituisce una prima tangibile iniziativa che la nostra Associazione realizzerà nei prossimi mesi unitamente ad altre iniziative già avviate da tempo per la tutela e valorizzazione della aree SIC-ZSC dell’Alto Tirreno.

Con tale finanziamento si conclude positivamente un’ azione iniziata da Italia Nostra nel novembre 2015 finalizzata a ripristinare la naturalità dei fondali marini dell’area SIC-ZSC  Fondali Isola di Dino-Capo Scalea liberandoli dalla presenza dei corpi estranei all’ambiente subacqueo. Tale azione era ed è importante anche sotto l’aspetto economico. Infatti lo stato di conservazione  dei fondali marini  è anche esso elemento fondamentale per la qualità degli ambienti litorali  su cui si basa lo sviluppo dell’attività turistica che costituisce elemento irrinunciabile  per l’economia locale.

L’iniziativa di Italia Nostra, sviluppata nei confronti della Regione Calabria e del Ministero dell’Ambiente con scritti ed articoli di stampa non solo ha sensibilizzato queste Amministrazioni sulla specifica problematica, ma ha orientato la stessa Regione Calabria, come pubblicamente riconosciuto, ad inserire la rimozione dei rifiuti presenti nelle aree SIC tra le azioni da mettere a bando e quindi finanziare per la tutela degli habitat marini.

Ma Italia Nostra sente il dovere di evidenziare che i 39 interventi ammessi dalla Regione Calabria per un importo di oltre 3 milioni di euro finalizzati a realizzare progetti  che hanno l’obiettivo di conservare, ripristinare e tutelare  gli habitat e le specie  della Rete Natura 2000, pur avendo nell’immediato un impatto certamente positivo sulle aree SIC-ZSC, sono desinati a vedere vanificati gli effetti prodotti se non verranno applicate e rese esecutive al più presto  le Misure di Conservazione che la Regione Calabria ha predisposto  nel 2016 e che il Ministero dell’Ambiente ha approvato nel 2017 con la designazione delle aree SIC a ZSC.

Tali misure messe in essere proprio ai fini della conservazione e tutela di quegli habitat e specie non debbano  restare in nessun caso sulla carta.

Ci attendiamo a tale riguardo che  Regione Calabria assuma un ruolo attivo sui territori, coinvolgendo e sensibilizzando le Amministrazioni Comunali, ponendo mano, là dove previsto, all’attività di regolamentazione, intervenendo su tutte quelle Autorità preposte al controllo di quelle  misure già in vigore  ma non rispettate.

Per quanto ci riguarda, Italia Nostra  intende svolgere, e lo sta già facendo, una pressante attività di stimolo e di sollecitazione  nei confronti  della Regione Calabria, attraverso anche il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente.

Dobbiamo anche dire che le Zone Speciali di Conservazione dell’Alto Tirreno Cosentino oltre alla tutela, necessitano della dovuta valorizzazione e promozione oggi mancante  per un turismo attento ai valori della natura e del bello in una terra spesso violata  ed offesa da un’ economia predatoria e senza vera prospettiva. Si devono  mettere a frutto con il giusto e necessario  equilibrio  le risorse che questo territorio ha  e creare le necessarie sinergie: l’ambiente e l’archeologia ci sembrano il binomio giusto da cui partire per un  progetto  di marketing territoriale che leghi insieme le ZSC dell’Alto Tirreno Cosentino con i fondali e le Isole di Cirella e Dino e  le antiche città di Blanda e di Laos con gli scavi preistorici di Praia a Mare.

Si avrà la lungimiranza di sviluppare un lavoro congiunto tra le amministrazioni locali del territorio per ricercare risorse e progettualità superando campanilismi e rivalità? Ce lo auguriamo.

 

Italia Nostra-Sezione Alto Tirreno Cosentino