Scopelliti torna in scena: 'Io uomo vero. Reggio? Deve tornare una città libera'

Scopelliti gonfia il petto e riavvolge il nastro con orgoglio. E sulla sua Reggio dichiara: 'Calma piatta, la città non reagisce'

Torna a prendersi la scena l’ex Governatore della Calabria ed ex sindaco di Reggio Giuseppe Scopelliti in occasione della presentazione del libro ‘Io sono libero‘ nella sua terra, in Calabria, ma lontano dalla sua Reggio.

Non ha inteso al momento organizzare un evento di presentazione del libro nella sua città, ma allo stesso tempo non si esclude un futuro incontro in riva allo Stretto, per un confronto con i reggini.

Il tour della presentazione del libro ‘Giuseppe Scopelliti – Io sono libero – Intervista di Franco Attanasio’ ha toccato già molte città in Italia (Roma, Rieti, San Cataldo, Montecatini Terme solo per citarne alcune). Ma Reggio, al momento, non è tra le destinazioni in programma. E ieri sera ha toccato anche Vibo Valentia.

“Il libro nasce dall’esigenza di fare conoscere un’esperienza di vita politica di un giovane del sud fuori dai nepotismi e dalle logiche di potere e dai meccanismi perversi delle lobby -ha spiegato Scopelliti ai nostri microfoni – Un giovane che è passato dai volantinaggi, alle manifestazioni di piazza fino ad arrivare ai vertici istituzionali”.

Scopelliti racconta poi l’esperienza in carcere. Dalla sala Scrigno di Vetro ‘Valentianum‘ di Vibo Valentia, l’ex Governatore Giuseppe Scopelliti ha parlato della sua lunga parentesi in cella.

“E’ servita tanta forza interiore che mi ha consentito di affrontare in modo intelligente un momento particolare della mia vita. Ricordo gli educatori, i poliziotti della penitenziaria che svolgono un ruolo difficile ma con grande passione e dedizione. C’era da fare una scelta, lasciarsi andare e recriminare una vicenda paradossale ed assurda o dimostrare di essere un uomo vero ed un vero servitore dello Stato. Ho dimostrato di avere il coraggio di affrontare una partita difficile. L’ho fatto impegnandomi sempre in carcere, dalla biblioteca, al coro, al canto alla parte religiosa, servendo gli ultimi. Stimolato dagli educatori ho dato una mano alle persone in difficoltà insegnando a scrivere”.

Sala gremita e gente in piedi. Tanti i vibonesi che hanno partecipato attivamente all’evento. Ma pochi, pochissimi i reggini presenti a Vibo per ascoltare l’ex Governatore della Calabria.

Durante l’incontro, alla presenza del sindaco di Vibo Maria Limardi, moderato dal giornalista Rai Giuseppe Malara, inserita nel cartellone di eventi della kermesse ‘Festival del Sud, Valentia in festa’, Scopelliti ha parlato anche della sua Reggio.

“Reggio ha l’obbligo di tornare una città libera così come quando c’era Giuseppe Scopelliti al Governo. Abbiamo fronteggiato tutte le avversità e abbiamo fronteggiato con la schiena dritta i poteri criminali e forti che ancora oggi attanagliano quella comunità. Reggio sarà libera, siamo fiduciosi, tra 30 anni. Non si vede all’orizzonte una opportunità, non si vede una classe dirigente in grado di assumere con coraggio posizioni forti. Perchè i cittadini non manifestano più? Ricordo le proteste delle imprese all’epoca di Arena con i camion fermi in Via Marina, ricordo gli operari sul tetto di Palazzo San Giorgio. Oggi c’è una calma piatta, la città non reagisce”.

L’intervento appassionato e passionale di Giuseppe Scopelliti dimostra come l’ex Governatore abbia ancora tanta passione per la politica ma di scendere in campo non ne ha, al momento, proprio voglia.

Per quasi un’ora l’ex Governatore della Regione Calabria, protagonista di una vicenda giudiziaria che ancora oggi fa discutere, condannato a quattro anni e sette mesi, per il reato di falso ideologico, relativa ad alcune vicende accadute, tra il 2008 e il 2009, quando era sindaco di Reggio Calabria ha raccontato, non senza emozione, il suo lungo percorso politico attraverso aneddoti e particolari inediti.

Chissà se nelle prossime settimane deciderà di raccontare ulteriori retroscena anche alla suo amata Reggio.