A Reggio la presentazione di ‘Tutto pagato!’, il libro di Santo Gioffrè sulla sanità calabrese

Sarà l’occasione importante per comprendere chi ha ridotto la Sanità calabrese in un servizio pubblico non in grado curare adeguatamente i cittadini

palazzo alvaro bandiera palestina gaza

Martedì 9 luglio 2025, alle ore 17:30, nella Sala Perri di Palazzo Alvaro a Piazza Italia, Reggio Calabria, si terrà la presentazione del libro di Santo Gioffrè dal titolo “Tutto pagato! Il saccheggio della sanità calabrese raccontato da chi l’ha scoperto”.

L’iniziativa è promossa dal Circolo ReggioSud e dalla Sezione ANPI Nilde Iotti, in collaborazione con la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

tutto pagato santo gioffrè

Gli interventi

Alla presentazione prenderanno parte, oltre all’autore:

  • Demetrio Delfino (ReggioSud)
  • Patrizia Gambardella (Nilde Iotti)
  • Mario Vallone (Dirigente Nazionale ANPI)
  • Giancarlo Costabile (Docente UNICAL)
  • Prof.ssa Donatella Loprieno (Costituzionalista, ANPI Presila E. Zumpano)
  • Giuseppe Falcomatà (Sindaco Città Metropolitana di Reggio Calabria)

Il tema: la sanità pubblica in Calabria

Sarà l’occasione importante per comprendere chi ha ridotto la Sanità calabrese in un servizio pubblico non in grado curare adeguatamente i cittadini. In Calabria e nel resto del Paese curarsi è diventato un lusso e in molti sono costretti a rinunciarvi. Piano, piano, anno dopo anno, tagli dopo tagli il Servizio Sanitario Nazionale ha subito conseguenze negative sulla sua capacità di garantire servizi adeguati. Il definanziamento, combinato con altri fattori come la riduzione dei posti letto e la carenza di personale, ha portato a una diminuzione della qualità dell’assistenza e a difficoltà nell’accesso alle cure per i cittadini. Le difficoltà economiche e la riduzione dell’offerta hanno reso più difficile l’accesso alle cure per i cittadini, specialmente per coloro che vivono in aree remote o che hanno redditi più bassi. Con il progressivo disinvestimento nel SSN, ha conseguenze che mettono in pericolo la salute della popolazione e apre la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario pubblico.

Questo ha comportato uno sviluppo notevole della Sanità privata foraggiata e aiutata a svilupparsi grazie alle convenienze, agli aiuti e ai finanziamenti spesso spostati dal pubblico al privato, di altri settori della politica i cui esponenti hanno, per interesse, preferito non affrontare il problema, anzi lo hanno aggravato con la loro negligenza e con evidenti conflitti di interesse.

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Le ragioni di questo evento sono necessarie per sottolineare la necessità di continuare la nostra battaglia per la difesa della Sanità Pubblica, a partire da ciò che nell’articolo 32 sancisce che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti“.

Solo una Sanità Pubblica e Costituzionale può essere adatta a garantire cure sanitarie per ogni legge, sempre nel rispetto della persona umana.