Previsioni del Pnrr per la sanità reggina: sindaci e Scaffidi a confronto

Al centro dei lavori le risorse previste dalla Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza

Gli interventi finalizzati al rafforzamento delle prestazioni sanitarie erogate sul territorio metropolitano, sono stati al centro dei lavori della riunione del Comitato di Rappresentanza della Conferenza dei Sindaci che si è svolta a Palazzo “Corrado Alvaro”.

Presenti i Sindaci di Locri, Giovanni Calabrese, Roghudi, Pierpaolo Zavettieri, Sant’Alessio, Stefano Ioli Calabrò, Gioia Tauro, Aldo Alessio, il vicesindaco di Reggio Calabria, Paolo Brunetti e il Commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria, Gianluigi Scaffidi.

Previsioni PNRR per la sanità reggina

Sul tavolo del confronto sono state poste le opportunità derivanti dalle risorse previste dalla Missione 6 (M6C1) del Pnrr con le quali sarà possibile realizzare strutture e presidi territoriali per il potenziamento dell’assistenza sanitaria della rete territoriale. Una misura che, nello specifico, prevede tre diverse tipologie di investimenti, ovvero Case della Comunità, Centrali operative territoriali e Ospedali di Comunità.

La prima di queste diventerà la casa delle cure primarie e lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici e al cui interno opererà un team multidisciplinare. Funzioni di coordinamento, in ogni distretto, dei servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, avranno invece i Cot. Infine, strutture destinate al ricovero breve per pazienti che necessitano interventi sanitari a bassa intensità clinica, saranno gli Ospedali di comunità, dotati di 20 posti letto (con un massimo di 40).

Per ognuno di questi interventi è stato avviato un confronto operativo, che si è svolto in un clima di fattiva collaborazione tra tutti gli attori istituzionali coinvolti, con l’obiettivo di utilizzare al meglio lo stanziamento previsto dal Pnrr e ridare nuovo ossigeno al sistema sanitario territoriale in un momento storico che vede le tutte le comunità, in particolare quelle periferiche, attraversare una fase di sofferenza a causa degli atavici ritardi strutturali e alle carenze di personale sanitario a cui si sono aggiunti gli effetti della crisi pandemica che è ancora in atto.

Nel corso della riunione è stato fatto un punto della situazione rispetto alle esigenze e ai bisogni che il territorio metropolitano esprime, con l’intento di pianificare in modo puntuale e funzionale quelli che saranno gli interventi previsti da questa misura. L’organismo di rappresentanza dei Sindaci metropolitani ha inoltre ribadito che tali provvedimenti non riguardano la materia, ben più ampia e complessa, del Piano sanitario sui cui si ritiene necessario un percorso di piena e autentica condivisione di scelte e indirizzi strategici.

A margine dei lavori, infine, il Comitato ha anche avanzato la richiesta al commissario Scaffidi circa la formulazione di una graduatoria dei medici che hanno diritto a coprire i posti vacanti nelle cosiddette “zone carenti” che, è stato rimarcato, sono in numero rilevante in tutto il territorio metropolitano con moltissimi cittadini, soprattutto residenti nelle aree più svantaggiate, che ancora non hanno il servizio essenziale del medico di base.