Processo “Eyphemos”: condannato in appello a 10 anni l’ex consigliere regionale Domenico Creazzo
L'ex consigliere regionale è stato accusato di avere accettato la promessa di procurargli voti fattagli dal boss Domenico Laurendi, imputato anche lui nel processo
24 Luglio 2025 - 15:38 | Redazione

Era stato assolto in primo grado, ma la Corte d’appello di Reggio Calabria ha ribaltato la sentenza e lo ha condannato a 10 anni di reclusione per scambio elettorale politico-mafioso. Si è concluso così il processo “Eyphemos” per l’ex consigliere regionale della Calabria Domenico Creazzo, eletto nel 2020 con la lista di Fratelli d’Italia.
Appello presentato dalla Procura di Reggio Calabria
L’assoluzione di Creazzo era stata appellata dal procuratore aggiunto Stefano Musolino e dal sostituto Salvatore Rossello. Condannato a 10 anni anche Antonino Creazzo, fratello di Domenico. Entrambi erano stati arrestati pochi giorni dopo l’elezione a Palazzo Campanella di Domenico Creazzo, quando quest’ultimo era ancora sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte.
Le accuse e le responsabilità contestate
L’ex consigliere regionale, in particolare, è stato accusato di avere accettato la promessa di procurargli voti fattagli dal boss Domenico Laurendi, imputato anche lui nel processo.
Le assoluzioni confermate
Sono state confermate, invece, le assoluzioni, già disposte in primo grado, dell’ex presidente del Consiglio comunale di Sant’Eufemia d’Aspromonte, Cosimo Idà, e del medico Giuseppe Antonio Galletta.
Le origini dell’inchiesta
Il processo è scaturito da un’indagine condotta dalla polizia di Stato a carico delle cosche di ‘ndrangheta di Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte, nel reggino.
fonte: rai