Processo Miramare, parola alla difesa. Si torna in aula a fine giugno

Ci sarà una pausa adesso e si tornerà in aula la penultima settimana del mese per una lunga udienza

Procede a grandi passi il processo sui presunti abusi nella concessione provvisoria di una parte del Miramare all’associazione “il Sottoscala”.

Stamattina infatti si è concluso l’esame dell’ex assessore della prima giunta Falcomatà, Patrizia Nardi, a giudizio assieme al resto della scorsa compagine amministrativa. L’ex amministratrice, sollecitata dalle domande dei suoi legali, è tornata sulla famosa riunione di giunta in cui si diede il beneplacito all’affido, per tre mesi, di una parte dei locali del gioiello liberty posto al centro del lungomare.

Nardi ha detto di ricordare la presenza in aula della Marcianò, ma di non essere in grado di collocarne la presenza già dalle prime battute della riunione. Proseguendo nell’esame, l’ex assessora del “primo tempo” Falcomatà, ha poi raccontato di una piccola discussione tra la Marcianò – già condannata in primo grado nel procedimento con rito abbreviato – e il sindaco in cui la prima si lamentava del pericolo di commissione di un abuso d’ufficio.

Critica a cui il primo cittadino avrebbe risposto richiamando al senso di responsabilità che ogni assessore si deve prendere se vuole veramente svolgere quel tipo di ruolo.

«Ma fu solo uno scambio di battute a margine della riunione, quando ormai i giochi erano fatti, e si chiuse in pochi attimi senza ulteriori polemiche».

Nardi ha poi sottolineato come a suo giudizio la delibera fosse legittima raccontando però di esserci rimasta male per non essere stata avvisata dell’amicizia che legava il sindaco e l’imprenditore Zagarella, presidente dell’associazione il Sottoscala.

In aula hanno poi sfilato, in difesa dell’indagato Zimbalatti – ai tempi dell’approvazione della delibera che ha mandato l’intera amministrazione a processo, assessore all’ambiente – i testimoni Peppe Bova e Totò Core, responsabile di “a testa alta” di Pellaro che hanno raccontato dei movimenti politici attorno alla figura dell’amministratore, in una accennata presa di distanza politica dallo stesso Falcomatà.

Adesso si tornerà in aula il 21 giugno alle ore 9:30. Sarà una udienza molto lunga.