Proseguono i lavori della Summer School Giornate d’Europa

Il martedì della Summer School si apre con l’in

Il martedì della Summer School si apre con l’intervento di Menotti Lucchetta, dirigente del Dipartimento Presidenza della Regione Calabria, Settore ricerca scientifica e innovazione tecnologica, sul tema “Innovazione e ricerca: il framework in Calabria”. L’Europa ha fatto della concorrenza un fiore all’occhiello, supportando e finanziando attraverso tre livelli territoriali di intervento (europeo, nazionale e regionale) progetti volti a creare nuove forme di sviluppo economico.

Fare innovazione non è un percorso semplice: ogni 300 nuove idee, solo 4 diventano progetti di sviluppo, dei quali appena due si trasformano in prodotti immersi sul mercato e tra questi uno solo riscuoterà successo. Tuttavia queste stime non devono scoraggiare i progetti di ricerca (per lo più riguardanti l’ambito pubblico) e di innovazione (inerenti le imprese private): sono le nuove idee a dare linfa vitale alla crescita economica e sociale.

A seguire Guerino D’Ignazio, docente di Diritto pubblico comparato presso l’Unical, analizza i primi mesi della presidenza Trump e ne illustra gli effetti sull’Unione Europea. Innanzi ad una politica improntata al protezionismo e alla contrarietà alla globalizzazione, l’Europa può uscire dal disordine attuale ed abbracciare un nuovo ordine riscoprendo la necessaria passione europea e la sua stessa identità. Quelle che sono le attuali debolezze, come le atipicità giuridiche e istituzionali, possono tramutarsi in punti di forza. La prospettiva probabile, conclude, è uno sdoppiamento che vedrebbe un’unione politica per pochi Stati da una parte, e una sola integrazione economica per tutti gli Stati membri dall’altra.

Anna Margherita Russo, docente di Diritto regionale europeo comparato presso l’Università della Calabria, prosegue soffermandosi su “I regionalismi europei in fibrillazione: nuove sfide per il processo di (dis-)integrazione UE a 60 anni dai Trattati di Roma”. Attraverso l’analisi del caso scozzese, quello italiano e quello spagnolo, emerge come pluralismo e diversità siano fattori strutturali e non più eccezionali o emergenziali. A fronte di referendum consultivi di disintegrazione, non può che diventare necessario riconoscere il pluralismo stesso e abbracciare un’unione nella diversità.

Nel pomeriggio, è Giuseppe Chiellino – caporedattore del Sole 24 Ore – a porre l’accento su “Fondi europei: realtà, pregiudizi e comunicazione”. La comunicazione della politica di coesione e dei Fondi Europei affronta non poche criticità e accade spesso che i beneficiari di queste azioni non ne siano a conoscenza. Di fronte ai pregiudizi diffusi e alla fuorviante associazione tra fondi europei e frodi, si sta cercando un nuovo modo di comunicare l’Europa e i Fondi strutturali, che rappresentano circa il 40% delle risorse spese ogni anno per i Paesi membri. Un’importanza cruciale hanno perciò progetti come Cohesify e Perceive, nati nell’ambito di Horizon 2020 per lo studio della percezione della politica di coesione stessa.

A chiusura dell’intensa giornata, Tullio Romita – docente di Sociologia del Turismo presso l’Unical – ha parlato de “Il rapporto tra host-guest dalla società moderna alla società post moderna”: a fronte di un’esperienza turistica meno soggetta a manipolazione, in cui il turista post-moderno va alla ricerca delle cose e non vede solo la superficie delle culture che visita, la Summer School di Aieta diventa una perfetta sintesi tra percorso formativo ed esperienza di condivisione di un luogo, di un borgo.