Reggio, ragazzi del Pythagoras in piazza: 'Rivogliamo la nostra scuola' - FOTO

Prima l'ordinanza di chiusura, poi la soluzione del dislocamento. La comunità scolastica del Pythagoras è scesa in piazza per manifestare il proprio dissenso

In tempi neanche troppo lontani si manifestava in piazza per non andare a scuola, oggi, invece, il paradosso, i ragazzi protestano per poterci andare. È la situazione vissuta da studenti e docenti della scuolaPythagoras” di Reggio Calabria, chiusa nei giorni scorsi, perchè dichiarata “non agibile” dal Comune.

Pythagoras “non agibile”: protesta in piazza della comunità scolastica

L’ordinanza di chiusura

Lo scorso 4 ottobre, l’amministrazione comunale ha chiuso la scuola di Ravagnese tramite un’ordinanza sindacale “Allo scopo di assicurare in via precauzionale la tutela della sicurezza e dell’incolumità della popolazione scolastica interessata, con ordinanza n. 78 del 04/10/2023”.

La chiusura temporanea riguarda il plesso scolastico Pythagoras, afferente all’Istituto Comprensivo “Nosside –Phytagoras”, ubicato in via Salita Aeroporto di Reggio Calabria.

A destare la preoccupazione di docenti, alunni e famiglie la “decorrenza immediata e sino alla valutazione delle risultanze delle attività di analisi e verifica dei requisiti minimi di sicurezza statica” dell’ordinanza che ha disposto, inoltre, “la provvisoria sospensione delle attività didattiche in presenza, con decorrenza immediata e sino all’individuazione di idonei spazi alternativi in altre strutture scolastiche ove consentirne la ripresa”.

L’appello dei ragazzi: “Rivogliamo la nostra scuola”

Nella mattina di oggi, a quasi una settimana dalla sospensione delle attività scolastiche, gli studenti sono scesi in piazza, accompagnati da docenti e genitori, per manifestare il loro dissenso e chiedere di tornare il più presto possibile a scuola.

“Vogliamo spiegazioni sul futuro dei nostri bambini – ha spiegato una delle rappresentati di classe dell’istituto Pythagoras. Siamo preoccupati e angosciati per il disagio recato a tutta la comunità scolastica”.

E infatti, sono davvero tantissimi i genitori presenti oggi a Piazza Italia, preoccupati non solo dall’ordinanza, ma anche dall’ombra del dimensionamento scolastico che porterebbe Ravagnese a perdere un plesso scolastico storico, creando un forte disagio all’intero quartiere.

I veri protagonisti della giornata, comunque, sono i ragazzi e le loro voci:

“Non togliete la scuola dal nostro territorio”, “Studiare è un diritto”, “L’art. 34 sancisce il diritto allo studio e non sarete voi a togliercelo” e ancora “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”.

Questi alcuni degli striscioni esposti di fronte palazzo San Giorgio per attirare l’attenzione dell’amministrazione comunale. Intanto in piazza sono giunti i primi esponenti, tra cui il consigliere Saverio Pazzano, l’assessora Angela Martino ed il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace.

Il dislocamento in altri plessi

Ad alimentare, ancor di più la protesta, l’integrazione, di ieri, dell’ordinanza sindacale n. 78 del 4/10/2023 che prevede, come misura tampone il dislocamento degli alunni in altri plessi scolastici:

“Ad integrazione della precedente ordinanza n. 78 del 04/10/2023, si ordina il temporaneo trasferimento delle 17 classi (325 alunni) già ospitate presso il plesso scolastico Pythagoras, afferente all’istituto comprensivo “Nosside –Phytagoras”, ubicato in via Salita Aeroporto di Reggio Calabria, nelle aule dell’I.C. “Alvaro–Giudice Scopelliti” individuate come disponibili dal competente ufficio, e precisamente:

  • n. 7 aule nel plesso “Alvaro” (n. 5 aule ubicate al primo piano lato mare, di cui una attualmente destinata ad ufficio, e n. 2 aule presenti nel lato nord dello stesso piano) e n. 10 aule nel plesso “Larizza-Scopelliti” (di cui n. 3 aule ubicate al piano secondo, immediatamente disponibili, sul lato mare, n. 4 aule al lato monte dello stesso piano, in atto destinate a laboratori musicali, e n. 3 aule collocate al primo piano, da adibire a laboratori).

Secondo uno dei genitori presenti in piazza, però, questa soluzione non andrebbe a migliorare la situazione degli studenti, in quanto la struttura del Pythagoras sarebbe di più recente costruzione rispetto a tanti altri plessi presenti sul territorio.

“Basterebbe due settimane di lavori – ha spiegato ai microfoni di CityNow – per sistemare ciò che deve essere sistemato. Con il trasferimento dei ragazzi, invece, si rischia la chiusura della scuola per tutto l’anno”.

Infine, il Comune ha predisposto la costituzione di apposita cabina di regia, “cui debbono necessariamente partecipare il D.S. dell’I.C. “Alvaro–Giudice Scopelliti”, quale soggetto ospitante, il D.S. dell’I.C. “Nosside–
Phytagoras”, quale soggetto ospitato, il Dirigente Settore 11 – “Istruzione, Sport, Politiche Giovanili e Partecipate” ed il Dirigente del Settore 1 – “Grandi Opere e Programmazione Lavori Pubblici”, o altri soggetti da questi delegati””.