Calabria zona rossa, Spirlì in viaggio verso Roma: 'Attività inutilmente ferme'

Il Presidente della Calabria annuncia il viaggio verso Roma per chiedere al Governo la fine delle chiusure

Al debutto di una nuova settimana in rosso per gran parte dell’Italia, gli imprenditori da nord a sud sono scesi in piazza a manifestare il loro dissenso. Anche Reggio Calabria è stata palcoscenico di due proteste che hanno visto protagonisti gli artigiani ed i professionisti del benessere. A sorpresa, pochi minuti fa, è arrivato l’annuncio del Presidente facente funzioni.

Spirlì in viaggio verso Roma per la questione “zona rossa”

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“In viaggio verso Roma, per chiedere al Governo la fine delle chiusure”.

Lo ha scritto pochi minuti fa il Presidente Spirlì in un post su Facebook. Più volte nei mesi scorsi, il Governatore era stato chiaro in merito alle chiusure attuate dal Governo nazionale. Ciò che il capo della giunta calabrese ha sempre chiesto, è la chiusura delle scuole. Esattamente l’opposto di ciò che è stato previsto dall’ultimo Consigli dei Ministri nel Decreto Covid. Con le nuove disposizioni, infatti, i ragazzi tornano in classe anche in zona rossa, mentre numerose attività sono costrette ad abbassare la serranda. Tra questi anche i parrucchieri che negli ultimi mesi avevano trovato una sorta di equilibrio con le istituzioni che, dopo lunghe proteste, ne avevano consentito la riapertura.

“Lo ripeto da mesi: non è concepibile tenere incarcerati dentro casa gli adulti e lasciare liberi in giro per paesi e città bambini, ragazzini e giovani studenti”.

Ed è assolutamente innegabile. Spirlì ha fatto della scuola il suo cavallo di battaglia, tentando a più riprese di far rimanere i ragazzi a casa, anche se con scarsi risultati dovuti ai continui ricorsi e sentenze del TAR. Il Presidente, però, non ha dubbi:

“I contagi delle ultime settimane confermano che i luoghi di contagio NON escludono le scuole. Mentre, da mesi le attività commerciali, artigianali e industriali sono ferme. Inutilmente ferme. E, dunque, non responsabili di contagi”.