Reggio, 40 anni del Premio Nosside: la presentazione all'Accademia Gourmet

Fondato nel 1983, il Premio Mondiale di Poesia Nosside è l’unico concorso globale per un’opera inedita e mai premiata nel mondo,  senza confini di lingue e di forme di comunicazione.

Oggi 28 marzo, alle 17:30, presso l’Accademia Gourmet dello Chef Cogliandro di Reggio Calabria, verrà presentata, insieme ai partner del progetto, la 38esima edizione e l’antologia 2022 del Premio Nosside, celebrando al contempo il traguardo dei primi 40 anni della manifestazione culturale.

“40 anni in cui si sono alternati momenti esaltanti e momenti difficili. 40 anni in cui ci siamo per una volta fermati e un’altra volta abbiamo biennalizzato l’edizione. 40 anni in cui ci siamo arrabbiati in alcuni casi. Ma non abbiamo mai neanche pensato di arrenderci. Abbiamo affrontato gli ostacoli con serena determinazione, tenendo la barra dritta, non cedendo mai né a piaggerie e né a tentativi di imposizioni da chicchessia.

Dieci anni fa abbiamo deciso di non rivolgerci a finanziamenti pubblici. Molti avevano pronosticato la nostra fine nello spazio di due-tre anni. Oggi ci ritroviamo con orgoglio più vivi che mai. Con compagni di strada storici che non ci hanno mai abbandonato e nuovi che si stanno gradualmente aggiungendo. Oggi raccogliamo i frutti di una strada percorsa con serena e mai urlata coerenza e senza mai fare passi più lunghi della gamba. E sempre col sorriso andiamo avanti verso mete ancora più esaltanti e impegnative.

Ci mancano ancora tanti Stati e tante lingue, nazionali, locali, minoritarie. Lingue che corrispondono ciascuna a un insieme di conoscenze e di storie varie che continueremo a salvaguardare e valorizzare”.

IL PROGETTO NOSSIDE E LA SUA STRATEGIA PLANETARIA

Il Premio Mondiale di Poesia Nosside è l’unico concorso globale per un’opera inedita e mai premiata nel mondo,  senza confini di lingue e di forme di comunicazione.

Fondato nel 1983 a Reggio Calabria, è dedicato alla poetessa Nosside di Locri (III sec. aC), ha per logo un’opera del maestro Umberto Boccioni di Reggio Calabria e si fregia di una rielaborazione del logo creata dall’orafo Gerardo Sacco di Crotone.

La sua strategia culturale è imperniata su due identità: 1. il plurilinguismo, con cinque lingue ufficiali (italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese) e l’apertura a tutte le lingue del mondo e la loro pari dignità tra nazionali, originarie, minoritarie e dialetti; 2. la multimedialità: l’immaginario poetico nelle diverse forme di espressione. È magia antica della parola nella Poesia Scritta, fascino dell’immagine video nella Poesia in Video, suggestione della musica affiancata alla parola nella Poesia in Musica (Canzone d’autore).

La sua attività è fondata su un intenso lavoro di gruppo che vive il Progetto come un laboratorio permanente. L’anima è a Reggio Calabria, ma con un’organizzazione cosmopolita di Delegati e Ambasciatori. Si regge sulla gratuità dell’impegno dei dirigenti e collaboratori e dei componenti della Giuria Internazionale; sull’autofinanziamento imperniato su Donazioni private di singoli, associazioni e Fondazioni; sulla trasparenza nella selezione (la Giuria riceve le opere contrassegnate da numeri) che garantisce pari opportunità a tutti, senza distinzioni di stati, continenti, lingue, culture, razze, religioni, età. Una scommessa ardua,  ma vincente. Lo testimonia l’ascesa costante (in 37 Edizioni partecipanti di 104 Stati in 153 lingue).

Il Progetto Nosside ha fatto della pluralità linguistica e culturale del pianeta la sua bandiera, testimoniando con la sua coerenza e l’ampia diffusione in tutti i continenti quanto sia ricco l’incontro tra le diverse lingue e quanto le lingue più diffuse devono agli universi concettuali delle lingue anche più piccole. Non ha escluso le lingue più diffuse. Ha deciso di usarle per consentire alle lingue dei popoli nativi e delle minoranze e ai dialetti di uscire dalla ghettizzazione per globalizzare la conoscenza dei tesori di cultura e comunicazione che rappresentano. Ha messo in atto una globalizzazione alternativa a quella del pensiero unico e della lingua unica. Una globalizzazione positiva che tende a esaltare e valorizzare la diversità linguistica nel pianeta Terra.