La Rai con Linea Verde in Calabria: un viaggio tra passato e futuro

Linea Verde in Calabria, per raccontare una gastronomia antica, dalle influenze greche, albanesi, romane, arabe, normanne e spagnole

Linea Verde va in Calabria, per raccontare una regione con una gastronomia antica, dalle influenze greche, albanesi, romane, arabe, normanne e spagnole. La cucina calabrese, pur avendo somiglianze con le cucine confinanti, ha mantenuto un basso profilo: è riservata, schiva, quasi segreta ed è sullo svelamento di questo segreto che si stanno ripopolando molti borghi, ricchi di storia e arte, abbandonati nel tempo, ma ancora in grado di offrire lavoro e reddito, ripartendo da prodotti agricoli unici del territorio che diventano veicolo per arte e cultura e attirano turismo.

Il passato che diventa futuro. Come nel caso di Diamante e del peperoncino, il prodotto tipico della Calabria. Beppe Convertini e Peppone Calabrese, a bordo di una vecchia Bianchina, vanno lungo la costa alla scoperta dei borghi che si stanno ripopolando grazie ad un prodotto della terra finora segreto e finalmente svelato al mondo, come nel caso di Longobardi e della melanzana Violetta De.Co.

Ci sono luoghi in Italia dalla storia antichissima che le popolazioni consideravano magici, curativi, grazie all’aria buona, alla presenza di acqua dolce in abbondanza, alla visuale ampia, e alla vicinanza al sale. Oggi sappiamo che questi luoghi magici non sono, ma curativi si, come nel caso di Fiumefreddo Bruzio, dove i conduttori racconteranno la storia di un gruppo di giovani che allo scopo di ripopolare il borgo, ha puntato con successo proprio sull’aria pulita e il cibo sano.

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