Recovery Fund, Nucera: ‘Soldi al Sud o andremo alla Corte di giustizia europea’
Secondo Giuseppe Nucera "il 70% delle somme del Recovery Fund dovrebbe essere destinata al Meridione, come previsto dalle direttive europee"
02 Dicembre 2020 - 18:07 | di Eva Curatola

Entro il 15 dicembre, con la presentazione delle linee guida per la utilizzazione del Recovery Fund e degli altri fondi comunitari, prende avvio il confronto con la UE sulle disponibilità finanziarie ed il loro uso.
La sfida del Recovery Fund per la Calabria
È qui che entra in gioco la Calabria. In numerose occasioni, nei mesi precedenti e sin dalla stipula del Recovery Fund, il Movimento ‘La Calabria che vogliamo’ non ha perso occasione per sottolineare l’importanza che l’utilizzo di questi fondi riveste per il rilancio del nostro territorio.
Secondo Giuseppe Nucera, presidente del Movimento, il 70% delle somme del Recovery Fund dovrebbe essere destinata al Meridione, come previsto dalle direttive europee. Per tale motivo, Nucera invita i Governatori del Sud a pretendere quanto dovuto.
“Lunedi 30 novembre si è tenuto un incontro tra il Ministro Boccia e i Governatori del Meridione. Nessuno, a parte il Governatore della Campania De Luca, ha sollevato la questione relativa al Recovery Fund. Tutto questo è inaccettabile il Sud non può farsi scappare quella che è un’occasione unica e irripetibile per il rilancio del nostro territorio”.
Le riflessioni di Giuseppe Nucera
Nucera prosegue ricordando in che modo il Recovery Fund potrebbe essere impiegato:
“Ponte sullo Stretto, infrastrutture (tra le opere ricordo l’adeguamento della S.S. 106), alta velocità, sanità, nuove tecnologie e formazione: tutte queste sono priorità per la nostra regione e che allo stesso tempo devono rappresentare pilastri del rilancio di tutta l’Italia. La Calabria ha bisogno di infrastrutture primarie e digitali, di garanzia dei diritti fondamentali e allo stesso tempo di investimenti nel capitale umano.
In questo momento storico si avverte ancora di più l’assoluta necessità di un’adesione attiva, di volontà e di coscienze che accompagnino, con la forza di una comunità in movimento, la rinascita del Sud. Il movimento ‘La Calabria che vogliamo’ è convinto che bisogna unire le forze e raccogliere le migliori energie del sud per richiedere, ideare e realizzare quei progetti strategici di valenza comunitaria ed interregionale che sfruttino l’occasione unica offerta dal Recovery Fund”.
Il presidente de “La Calabria che vogliamo” conclude:
“Solo in questo modo la Calabria potrà, finalmente, rivoluzionare il proprio territorio dal punto di vista economico e socio-culturale e assieme a tutto il Meridione guidare il rilancio dell’intero paese. Per farlo -le parole di Nucera- è necessario che i Governatori delle regioni del Meridione dicano con forza ‘basta’ alle ingiustizie, e con una seria interlocuzione con il Governo assicurino al Sud quanto previsto dalle direttive europee, ovvero il 70% delle risorse del Recovery Fund. Se da Palazzo Chigi non rispetteranno le indicazioni europee togliendo al Sud le risorse dovute -assicura l’ex Presidente di Confindustria Rc- il nostro movimento ricorrerà alla Corte di Giustizia Europea”.