Regali di Natale e magia dell'ex: la Reggina si inchina alla forza del Frosinone

Nella sfida più importante, la Reggina regala il vantaggio al Frosinone, prima della magia di Insigne e del tris di Szyminski

Se doveva arrivare un verdetto, è stato chiaro: la Reggina ad oggi non è all’altezza del Frosinone. Nella sfida diretta in vetta alla classifica, davanti ai 15 mila del Granillo, gli ospiti si impongono in modo netto per 3 a 0. Dopo una buona prima mezz’ora, gli amaranto regalano agli ospiti il gol del vantaggio (in rete Mulattieri), nella ripresa solo Frosinone in campo.

Le scelte iniziali

‘Cambierò qualcosa’ aveva detto Inzaghi alla vigilia, bluff del tecnico amaranto al cospetto della capolista. In campo l’undici iniziale che pochi giorni fa ha dominato il Brescia a domicilio, tecnico amaranto privo di Obi e Santander.

Al Granillo un altro campione del mondo, dopo Cannavaro è il turno di Fabio Grosso. Frosinone con lo stesso 4-3-3 che è dogma di Inzaghi, al centro dell’attacco Mulattieri con Insigne e Garritano esterni offensivi.

Vicino il record stagionale di pubblico, i quasi 15 mila del Granillo pronti a spingere Menez e compagni all’aggancio in vetta. In avvio ritmi comprensibilmente non altissimi, la posta in palio è pesantissima. Al minuto 11 è largo il tiro cross di Di Chiara, al 16’ bravo Turati a murare su Gagliolo su azione d’angolo.

Reggina con personalità, gli amaranto non temono lo spessore avversario e tengono in mano il pallino del gioco. Frosinone che dimostra di rispettare la Reggina, come dichiarato da Grosso alla vigilia, ma al contempo è pronto a pungere in ripartenza. Primo squillo ospite al 21’ con Insigne, sinistro rasoterra controllato da Colombi, stesso esito dieci minuti più tardi con il destro di Boloca.

Regalo fatale, poi solo Frosinone

Con il passare dei minuti la Reggina perde le giuste distanze e si fa troppo imprecisa, pericolosi due errori in uscita di Gagliolo. Al terzo, il Frosinone non perdona. Regalo di Natale in anticipo di Camporese, che da ultimo uomo all’altezza di centrocampo regala il pallone a Mulattieri, Colombi in modo troppo avventato abbandona i pali, l’attaccante del Frosinone lo aggira e deposita a porta vuota.

Un’ingenuità imperdonabile per la Reggina, che nel giorno più importante regala il vantaggio alla capolista. Il gol dell’1a0 dà sicurezza agli ospiti e impaurisce gli amaranto, Colombi è bravo al 38’ a respingere il destro al volo di Garritano. L’intervallo arriva nel momento giusto per una Reggina che sembra aver accusato il cadeau concesso che ha sbloccato la contesa.

Inizia la ripresa, la Reggina ci prova in avvio (destro alto di Pierozzi su sponda di Fabbian) prima della doccia gelata che ha le classiche sembianze dell’ex avvelenato. Al minuto 50 arriva l’eurogol di Insigne, un magico sinistro su cross dalla destra e ammorbidito da Garritano che Colombi durante l’inutile volo può solo ammirare.

Doppio colpo da ko per la Reggina, Inzaghi prova a dare la scossa con un poker di cambi: al 55′ dentro Gori e Cicerelli per Hernani e Rivas (entrambi in ombra) al 65′ Crisetig e Ricci prendono il posto di Canotto e Di Chiara.

I cambi non invertono la tendenza ma anzi aumenta quella che è più di una sensazione: dal regalo dello 0a1, la Reggina è uscita dal campo. Il timbro definitivo su ogni speranza di rimonta arriva al 67′: su punizione dalla destra, Szyminski svetta e di testa devia alle spalle di Colombi.

Inzaghi inserisce Liotti per una delle peggiori versioni di Menez in questo campionato, mossa che sembra buona per ammorbidire l’amarezza della sconfitta. Al minuto 83 il neo entrato di testa su cross di Ricci mette alle spalle di Turati, Mariani però dopo consulto al Var annulla il 3a1 per una spinta dello stesso Liotti.

Finisce 0-3, pesante sconfitta per le ambizioni della Reggina, che rimane a quota 29 in classifica e viene minacciosamente avvicinata da Genoa e Bari, entrambe vittoriose. Non c’è tempo per metabolizzare il ko e forse è un bene, si torna subito in campo. Amaranto impegnati domenica sul campo del Como: è quasi un testacoda, vietato ripetere quanto fatto qualche settimana fa con il Perugia al Granillo…