Reggina De Rose: ‘Amo Reggio. Non avete idea quanto stia soffrendo Toscano’
"Cerco di trasmettere a tutto il gruppo cosa significa indossare questa maglia"
08 Dicembre 2020 - 09:50 | di Michele Favano

Il capitano è tornato: Ciccio De Rose si è ripreso il posto in mezzo al campo e dopo le ultime due prestazioni, sarà difficile adesso farlo riaccomodare in panchina. Il calciatore è stato ospite di “Passione Amaranto” sui canali ufficiali del club.
I tifosi della Reggina hanno grande passione
“Come ho già detto più volte, io sono molto legato alla città, alla Reggina. Ogni volta che scendo in campo punto a dare sempre il massimo e anche di più, concetto che cerco di trasmettere a tutti i miei compagni. A Reggio c’è una grandissima passione, si vive molto di calcio e chi indossa questa maglia lo deve sapere. I tifosi della Reggina guardano soprattutto all’attaccamento e meno ai risultati, li conosco bene”.
Serie B livellata. Siamo uomini veri
“Il campionato di serie B è molto livellato. L’ultimo l’avevo giocato proprio alla Reggina. Una striscia di vittoria e sei su, viceversa ti trovi nella bassa classifica. Contro il Brescia abbiamo reagito da uomini veri, non era così scontato, ci abbiamo messo personalità ed esperienza. Peccato non ci possano essere tutti ad aiutarci con tutti questi infortuni, adesso rientra Rolando ed a breve sarà pronto anche Menez“.
La Reggina paga l’assenza del pubblico
“In una piazza come Reggio l’assenza di pubblico si sente tantissimo. Ricordo lo scorso anno quando il Granillo ci dava una carica incredibile. Nel momento in cui entravo in campo non riuscivo a vedere niente se non tutta quella gente che tifava per noi, solo dopo riguardando le immagini me ne rendevo conto. Riguardo ogni tanto i video e mi vengono i brividi”.
Il grande rapporto con mister Toscano
“C’è un grande rapporto con mister Toscano. Ha sofferto a lasciarmi fuori? Beh ho sofferto molto anche io. Voi lo vedete solo il giorno della partita, non avete idea quanto lui stia soffrendo essendo di Reggio ed allenando la Reggina, la sua sofferenza è sempre raddoppiata. Per fortuna questa sofferenza riesce a trasformarla in rabbia. E’ stato bello per me vederlo gioire sabato pomeriggio”.
