Di Chiara, tutto sulla Reggina. Il desiderio, gli obiettivi, la società, i tifosi
"Il patron Saladini non ci fa mancare niente, è sempre presente e ci trasmette tanta carica"
08 Settembre 2022 - 09:55 | redazione

Intervistato dai colleghi di TuttoB.com Gianluca Di Chiara, racconta il suo desiderio di rivestire la maglia amaranto, la nuova società, il calore del pubblico e gli obiettivi:
La vittoria con il Palermo e i tifosi
“È sempre emozionante giocare contro la squadra di cui si è tifosi. Però sono un professionista e in quanto tale quando sono sceso in campo ho pensato solo alla Reggina. Abbiamo sfoderato un’ottima prestazione al cospetto di un avversario forte, ma la strada è ancora lunga; dobbiamo pensare partita per partita, a cominciare dalla trasferta di sabato a Pisa. Sappiamo che i nostri tifosi sono il dodicesimo uomo in campo: non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno e ci danno una spinta pazzesca”.
Il ritorno alla Reggina e Inzaghi
“La Reggina era la mia priorità. Ammetto che all’inizio, non essendo chiaro quale sarebbe stato il destino della società, nutrivo qualche riserva; poi però con l’avvento del patron Saladini e di mister Inzaghi tutti i dubbi sono svaniti ed è stato facile scegliere la Reggina. Il patron non ci fa mancare niente, è sempre presente e ci trasmette tanta carica. Inzaghi l’ho già avuto a Benevento, sebbene solo per un paio di settimane perché poi cambiai squadra. Lui ti fa stare sempre sul pezzo, è maniacale nel lavoro e molto esigente”.
Gli obiettivi ed il Pisa
“Siamo contenti di questo avvio, ma allo stesso tempo consapevoli di non aver fatto ancora nulla perché la Serie B, e soprattutto quella di quest’anno infarcita di grandi squadre, è complicatissima; bastano un paio di risultati negativi per azzerare tutto. Quindi restiamo coi piedi piantati per terra. A Pisa sarà sicuramente una partita complicata, su un campo ostico. Loro vivono un momento difficile e fa impressione vederli in fondo alla classifica, considerato che vengono da una finale playoff, sia pure persa contro il Monza. Detto questo, andremo là con la massima umiltà per giocarci le nostre carte e cercare di uscire dall’’Arena Garibaldi’ con il bottino pieno, consci però che ci aspetteranno col coltello tra i denti”.