Reggina - Dopo Zeman, Maurizi e Cevoli, anche Drago cederà?

A Pagani solo un risultato. Il tecnico pensa a modifiche radicali?

Sale la tensione, il clima non può essere definito sereno, perchè il tempo stringe e diventa una necessità tornare a vincere. Sembra lontanissimo l’esordio di mister Drago, partito con un successo sul campo del Siracusa, salvo poi il seguito produrre tre sconfitte e due pareggi. Risultati che hanno portato, insieme alla penalizzazione uno scivolone in classifica sostanziale e la Reggina oggi fuori dalla zona play off.

Cammino difficoltoso che ha portato a qualche critica, sempre garbata e a dire il vero anche costruttiva. Come quella più ricorrente che riguarda la necessità di dare una organizzazione tattica diversa, soprattutto in mezzo al campo dove si evidenziano i problemi più seri.

Drago è stato scelto come sostituto di Cevoli perchè sulla scorta di una campagna di rafforzamento che ha portato giocatori con determinate caratteristiche, si era individuato uno schieramento a quattro in difesa come modulo più adeguato. Ma paradossalmente, lo stesso Cevoli aveva iniziato il suo percorso sulla panchina della Reggina con la difesa composta da quattro uomini, salvo poi cambiarla per una più produttiva sistemazione a tre (leggasi risultati).

Un clichè già visto anche nei precedenti anni con Karel Zeman prima e Agenore Maurizi dopo. Le sedute più importanti di allenamento in questa settimana, sono state blindate dalla società, proprio per nascondere eventuali modifiche tattiche e sempre più insistente è la voce che parla di un clamoroso ritorno ad una difesa a tre. Cederà alle necessità anche Drago, convinto assertore del 4-3-3?