Reggina: una involuzione che preoccupa. Il crollo delle certezze e le prossime due gare

Tre sconfitte nelle ultime quattro gare e sei gol subìti nelle ultime due

La Reggina da Benevento torna bastonata. Nella prestazione, nel risultato e nel morale per come si è sviluppata la gara e per quello che è stato l’atteggiamento del gruppo amaranto. Si è sempre detto anche quando le cose andavano decisamente meglio che sarebbero arrivati i momenti di grande difficoltà, nessuno però si aspettava una simile involuzione che ha trasformato gli amaranto da squadra esperta e soprattutto solida a “banda del buco”.

Nessuna lezione dalla Cremonese

Definita giustamente occasionale la battuta d’arresto con il Cittadella e speranzosi che il secondo tempo con la Cremonese fosse stata solo bravura degli avversari, al Vigorito, invece, la Reggina ha mostrato il peggio di se attraverso una prestazione insignificante, con pochissimi contenuti tecnici e tattici e tante sbavature, insieme ad un atteggiamento per lunghi tratti inspiegabile. A cosa sia dovuta questa involuzione è difficile capirlo. In sede di presentazione mister aveva riferito di un colloquio riservato con la squadra, nel quale si erano chiarite molte cose rispetto alla seconda parte giocata contro la Cremonese al Granillo, nella sostanza a Benevento è stata invece una prosecuzione e se è possibile anche peggiore di quella gara. L’esaltazione della spina dorsale formata da Cionek, Crisetig e Galabinov è quella che oggi mostra i cali più evidenti, l’incapacità a mantenere i reparti stretti evidenzia quelle che sono caratteristiche strutturali di una squadra macchinosa che al cospetto di giocatori veloci, se non opportunamente organizzata, va in forte sofferenza.

La classifica e le prossime due gare

Da un possibile secondo posto da agguantare qualche giornata addietro, si è adesso usciti dalla zona play off, lo sapevamo bene che un equilibrio simile ed una classifica molto corta avrebbero portato a determinate conseguenze, seppur con un percorso ancora lunghissimo. Insieme, però, alla preoccupazione attuale, c’è anche un calendario prossimo che rischia di farti rimanere ancora al palo, qualora atteggiamenti e attenzioni rimanessero quelli attuali. Martedi al Granillo arriva il sempre scorbutico e quest’anno molto forte Ascoli, la prossima settimana la temibile trasferta di Lecce. Chi deve intervenire, intervenga.