Reggina, addio ad Iiriti. La versione dell'ex dg: "Aggredito da Taibi"

"Non mi sono mai intromesso nelle decisioni sportive, non sono stato messo nelle condizioni di poter fare il mio lavoro"

Botta e risposta tra la Reggina e l’ex d.g. amaranto Iiriti. Nel tardo pomeriggio di oggi è arrivato il comunicato ufficiale riguardo la separazione tra la Reggina e Iriti, fatto oramai noto da giorni.

“Reggina 1914 comunica di aver ricevuto ed accettato, nella giornata di venerdì 11 marzo, le dimissioni del direttore generale Vincenzo Iiriti”, lo stringato comunicato del club amaranto.

Molto più articolato invece l’intervento di Iriti, raccolto al microfoni di Gianclucadimarzio.com. Diretto l’attacco dell’ex d.g. nei confronti Massimo Taibi.

“Sarebbe corretto che in questo momento ognuno si assumesse le proprie responsabilità, evitando di puntare il dito esclusivamente nei confronti degli altri, specialmente verso chi ormai è andato via”.

Iiriti ha voluto poi raccontare la sua versione dei fatti in merito a quanto accaduto con l’attuale ds della Reggina Massimo Taibi negli spogliatoi del Liberati dopo la gara tra Ternana e Reggina.

“Subito dopo il fischio finale, il presidente – seduto accanto a me in tribuna – decide di mandare la squadra in ritiro a tempo indeterminato, a causa della nuova sconfitta. Una decisione che il presidente ha immediatamente comunicato telefonicamente al direttore Taibi”, afferma Iiriti.

“Su indicazione del presidente mi dirigo negli spogliatoi per ribadire a Taibi della volontà di iniziare da subito il ritiro, una decisione della quale il direttore – ribadisco – era già stato informato direttamente dal presidente Gallo. Ma mentre mi avvicino Taibi inizia ad aggredirmi verbalmente”, svela Iiriti.

“Non pensavo mai si arrivasse a questo punto, mi dispiace molto. Io alla Reggina auguro le migliori fortune, spero che possa centrare ogni traguardo. Per il bene della Reggina, ma soprattutto per la mia persona e per la mia dignità, ho fatto un passo indietro e sono andato via. Voglio solo ribadire due cose: non mi sono mai intromesso nelle decisioni sportive, quelle erano compito del ds.

Il mio compito era quello di sistemare e mettere ordine a livello amministrativo ed economico nella società, ma non stato messo nelle condizioni di poterlo fare. Sono stato Dg per quasi tre mesi, entrando a stagione in corso e dunque assumendomi anche la responsabilità del lavoro svolto precedentemente da altre persone”, ha concluso l’ex dirigente della Reggina.