Reggina-Monopoli, le pagelle amaranto: 7 a Cevoli, 9 a Ungaro. 10 a Luca Gallo

Pur soffrendo fino all'ultimo secondo, la Reggina impatta in casa col Monopoli grazie ad una prodezza di Giuseppe Ungaro e supera il turno: prossimo avversario il Catania. Le pagelle del primo turno playoff

di Matteo Occhiuto – Con atroce sofferenza, ma avanti. La Reggina di Cevoli pareggia in casa nel primo turno dei playoff contro un mai domo Monopoli, riagguantando l’equilibrio con un gol allucinante di Ungaro quando la speranza iniziava ad abbandonare i 14500 del Granillo, strappando la qualificazione alla fase successiva. Prossimo avversario il Catania, mercoledì, al Massimino.

Le pagelle della gara griffate CityNow.it:


Confente voto 5 – Peccato tecnico o di gioventù, poco importa. Sta di fatto che l’errore da lui commesso sulla punizione di Scoppa rischierebbe di pesare come un macigno, se non ci pensasse Ungaro a rigettare lo spettro eliminazione. La speranza è che possa trovare pronto riscatto.

Conson voto 5 – La punizione da cui scaturisce il vantaggio ospite nasce da un suo fallo ai danni di Magni, in cui, oggettivamente, il capitano amaranto potrebbe anche evitare la scorrettezza. Ha sulla testa una buona chance di pareggiare i conti ma colpisce male.

Gasparetto voto 6.5 – Magni e Gerardi sono due bruttissimi clienti, a cui, però, il granitico centrale di Cevoli non concede quasi niente. La sua fisicità una sicurezza per questa Reggina. La sua testa una costante negli assalti finali del Monopoli.

Solini voto 6 – Del pacchetto difensivo è probabilmente quello che ha meno lavoro da sbrigare. Cevoli lo sacrifica per giocarsi il tutto per tutto. (dal 59′ Baclet voto 6 – Il suo ingresso porta un peso offensivo diametralmente opposto rispetto a quello portato da Doumbia. Il francese non graffia, ma è anche merito suo se il baricentro amaranto si alza.)

Ristobottega

Kirwan voto 5.5 -L’impegno che ci mette è palpabile, ma è troppo raffazzonato in ambo le fasi. La sua corsa, comunque, servirà.

Zibert voto 6.5 – Forse il migliore in campo – al netto di Ungaro – forse l’uomo che, insieme a Salandria, meritava di più di giocare una partita del genere, per l’attaccamento dimostrato in questi anni. Lotta, tampona, corre: non molla mai. (dal 72′ Ungaro voto 9 – Spesso si dice che il singolo non può mai essere migliore del collettivo. Se la Reggina andrà a Catania mercoledì, probabilmente il merito è unicamente dell’epurato di gennaio, dell’uomo che, questa partita, non avrebbe nemmeno dovuta giocare. Eurogol da sogno e Granillo in estati: chapeau).

De Falco voto 6 – Prova a dare geometrie ad una Reggina notoriamente più brava a contenere che a proporre. Lo svantaggio complica i piani di Cevoli e regala responsabilità pesanti all’ex Vicenza e Benevento, che, seppur parzialmente, le accoglie.


Strambelli voto 6 – Cevoli lo schiera nuovamente nell’atipico ruolo di mezz’ala pronta a trasformarsi in trequartista. Lui dimostra ancora una volta di non amare la scelta, mettendo però in mostra una generosità assolutamente non deprecabile. (dall’85 Marino senza voto)

Salandria voto 6 – È sugli esterni che, almeno inizialmente, il Monopoli tenta di spingere, trovando però nel centrocampista di Trebisacce osso assai duro.

Bellomo voto 5.5 – Non se ne metterà mai in dubbio la qualità tecnica, quanto l’atteggiamento che a volte mette in pratica sul terreno di gioco. Ci prova ma sbatte, anche per le proprie scelte, costantemente sulla difesa pugliese. (dall’83 Pogliano senza voto)

Doumbia voto 5.5 – Un colpo di testa alto, sul punteggio ancora fermo allo 0-0, e tanto movimento: il suo primo tempo non è certo di quelli memorabili. Meglio quando viene affiancato da Baclet, ma non riesce mai completamente a divincolarsi dalla morsa difensiva biancoverde. (dall’83’ Martiniello senza voto)


Cevoli voto 7 – La paura, si vede, lo attanaglia. L’atteggiamento dei suoi, macchinosi, nervosi, contratti, ne è la dimostrazione. E tutto, fino al 70esimo, sembra andare male. Un pò come a novembre, quando al Granillo il Rieti passeggiava 0-2. Poi indovina, come sempre la carta, passa il turno e, si spera, si scrolla di dosso tantissima tensione. A Catania sarà durissima, ma la Reggina ha il dovere di provarci.

Gallo voto 10 – Chiedete a qualsivoglia reggino e tifoso della Reggina da quanto non si provassero simili emozioni in riva allo Stretto: attesa spasmodica, stadio pieno ben prima della gara, sofferenza e gioia a darsi tremenda battaglia dal 1º al 90º. Ha fatto un capolavoro in sei mesi, dando una lezione pratica su come gestire un club di calcio. A prescindere da quale risultato fosse scaturito stasera, il suo voto non può che essere semplicemente l’eccellenza. Quattordicimila volte grazie, pres.


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