Reggina, Porcino: il mal di pancia, la rete al Messina, il ricordo del nonno

"Allo stadio possono venire tutti tranne mamma e papà e spiego perchè. Senza la Reggina avrei smesso"

Porcino Toti

Toti Porcino e il suo amore verso la Reggina, raccontato attraverso i canali ufficiali del club: “Il S. Agata è casa mia, ci ho passato venti anni della mia vita, è stata una grande emozione quando sono tornato qui. Il gol al Messina? E’ il ricordo più bello che ho per quello che riguarda il calcio. Quella è stata una settimana difficilissima ricordando che la prima partita non avevo fatto benissimo. Per me giocare per la prima volta al Granillo contro il Messina era una cosa indescivibile, avevo il mal di pancia.

Ricordo che a mia mamma e mio padre ripetevo: non voglio giocare, non ce la faccio. Poi sappiamo tutti come è andata, mi sono messo a piangere per quel gol, poi sotto la curva.

Se non avessi trovato l’accordo con la Reggina è verissimo, avrei smesso. Ci avevo pensato anche qualche anno prima, volevo ritrovare le emozioni che mi hanno fatto diventare quello che sono stato nella mia carriera e l’unico modo era tornare qui. Non voglio più andare via, questa sarà l’ultima maglia della mia carriera.

Mio nonno è stato il primo che mi ha portato qui. Quando ero piccolo mi faceva giocare in cortile e ha detto a mio padre: lui un giorno giocherà nella Reggina. Lui è sempre con me, lo prego sempre prima di entrare in campo. Allo stadio possono venire tutti tranne i miei genitori perchè non voglio avere pensieri esterni oltre la partita e poi adesso c’è un fatto scaramantico, stiamo vincendo sempre. Meno vengono, meglio è”.

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