Reggina, la prima sconfitta dell'era Gallo costerà cara a Cevoli

Un modulo apparso inadeguato, scelte inopportune e preparazione al match non gradita

Era tutto troppo bello per arrivare alla fine dei novanta minuti pure con una vittoria. Uno stadio pieno, una tifoseria entusiasta, famiglie e tanti volti noti che da tempo non mettevano piede al Granillo, tutti per una partita, il derby.

Aspettative che sono venute meno dopo soli cinque minuti, quelli che di fatto hanno poi determinato ed inciso su tutto il resto del match. Un disastro quel primo tempo, tattico, di scelte, di espressione di gioco, di tutto.

E non si è fatta attendere la visita neppure tanto cordiale durante l’intervallo da parte del presidente Gallo all’interno dello spogliatoio per far capire a tecnico e giocatori il proprio disappunto. Poi una seconda parte scintillante ed una clamorosa rimonta sfiorata solo per un difettoso controllo di Tassi, lanciato a rete dopo il fallo su Doumbia, non fischiato dal direttore di gara.

La prima sconfitta dell’era Gallo, dopo quattro risultati utili consecutivi, sette se ci si mettono dentro anche le tre partite in cui era stato annunciato il passaggio di proprietà. E per uno che vuole solo vincere, c’era da aspettarsi una reazione come quella che poi c’è stata, cioè mettere fortemente in discussione la posizione dell’allenatore. Cevoli in questo momento rischia seriamente l’esonero, con alterative che sarebbero già state individuate.

Nel momento in cui il presidente Gallo ha deciso di prendere la Reggina, circolavano le prime voci su un possibile cambio tecnico, con l’arrivo immediato di Delio Rossi, l’allenatore esperto per quello che riguarda conoscenze del calcio e di quel modulo, il 4-3-3, adatto ai giocatori in organico.

La società ha deciso di prendere qualche ora di tempo per riflettere, ma la sensazione è che per la prossima partita in trasferta contro il Siracusa, il prossimo lunedi sera, in panchina ci possa essere un nuovo allenatore.