Tripudio amaranto. Rivas all'ultimo respiro, la Reggina vince ancora e sogna

Tripudio amaranto, la Reggina batte 2a1 la Reggiana e vola in classifica. Momentaneo aggancio al Cittadella in zona play-off

Soffre, lotta…e vince ancora. La Reggina batte 2 a 1 la Reggiana, al Granillo decide Rivas in zona cesarini. Tripudio amaranto, la formazione di mister Baroni vola in classifica e crede nei play-off.

Le scelte iniziali

Privo di Lakicevic e Dalle Mura, Baroni attua un restyling quasi completo del quartetto difensivo rispetto alla gara con il Vicenza. Di Chiara l’unico superstite davanti a Nicolas: Del Prato sulla destra, coppia centrale Loiacono-Cionek. In mezzo al campo il tecnico amaranto conferma Bianchi e Crisetig, sulla trequarti torna Folorunsho dal 1′. Edera e Situm gli esterni dietro l’unica punta Montalto. Reggiana di Alvini con 3-5-1-1. Ardemagni si accomoda in panchina, Laaribi si piazza tra le linee alle spalle di Kargbo.

Alba amaranto, tramonto granata

Le emozioni del primo tempo si concentrano in avvio e in coda. Come successo con il Vicenza, la Reggina impatta la gara nel migliore dei modi e trova subito il gol che sblocca la contesa. Da corner di Edera, Montalto al 5′ trova la deviazione aerea vincente che non lascia scampo a Venturi.

Il gol dell’1a0 non fa abbassare gli amaranto, che anzi continuano a fare la gara. Lucido Crisetig in cabina di regia, gli strappi di Folorunsho sono una spina nel fianco della Reggiana. Le note meno liete per Baroni arrivano dalle corsie esterne: Edera, riportato sulla destra dopo le buone prove da trequartista, fa fatica e lo stesso capita a Situm sul versante opposto.

Con il passare dei minuti la Reggiana prende coraggio e alza gli esterni, passando ad un vero 3-5-1-1 dopo un inizio timoroso. E’ una sassata il colpo di testa schiacciato di Ajeti da calcio d’angolo al minuto 27, l’ex Frosinone però non trova la porta. La vivacità di Kargbo e il dinamismo di Laaribi mettono in difficoltà la retroguardia amaranto, proprio da una loro giocata allo scadere arriva il pareggio della Reggiana.  Laaribi trova la traccia per Kargbo, Del Prato si fa sorprendere dall’attaccante africano, bravo a saltarlo e infilzare Nicolas.

Doccia fredda per gli amaranto, che vanno negli spogliatoi senza avere il tempo di metabolizzare il gol subito. La ripresa inizia senza cambi, dieci minuti e Baroni decide di smuovere le acque: dentro Denis e Rivas, fuori Montalto e Edera.

Guizzo finale, la Reggina sogna

L’equilibrio è l’assoluto protagonista dei secondi 45 minuti: le due formazioni sembrano rimbalzarsi a vicenda, per la gioia dei portieri, meno per chi spera di osservare qualche sussulto.  Denis l’elemento che prova a spezzare l’equilibrio: il centravanti amaranto al 69′ riceve da Folorunsho, trova lo spazio per concludere ma calcia alto.

Baroni alchimista. Il tecnico amaranto scruta i suoi e vede schegge di stanchezza, saggia la decisione di operare nel finale una tripla sostituzione. Dentro Liotti, Crimi e Stavropulos, fuori Folorunsho, Bianchi e Loiacono. La Reggina spinge più con rabbia che con le giuste idee, la determinazione amaranto viene premiata in zona cesarini. Liotti di testa trova la sponda ideale per Rivas, che mastica la conclusione ma riesce ugualmente a superare Venturi in uscita.

La Reggiana prova a ributtarsi nella metà campo amaranto, Lunetta troverebbe anche il gol del 2a2 non fosse in posizione di off-side. La formazione di Alvini non riesce a pareggiare nuovamente i conti, al Granillo finisce 2 a1.

Festa amaranto al fischio finale, la Reggina delle ultime settimane è un carro armato che punta in modo deciso e convinto ai play-off. Posizione agganciata, in attesa che Cittadella (raggiunto dalla Reggina a quota 47) e Chievo scendano in campo.