Reggina, Ricci parla del suo rendimento, la voglia di fare gol e delle qualità di Aglietti

"Non ci dobbiamo esaltare nelle vittorie e deprimerci dopo una battuta d'arresto. Voglio segnare"

Ospite di Reggina Tv, l’esterno amaranto ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo la squadra, la sconfitta con la Cremonese, il suo rendimento personale, poi Aglietti e le prodezze di Turati:

Con la Cremonese braccino corto

“Abbiamo avuto un colloquio con il mister e con il direttore Taibi. Quella con la Cremonese è stata una partita dai due volti, primo tempo grande gara, vincevamo meritatamente, poi nel secondo il braccino corto, sono stati rallentati i ritmi e loro sono stati bravi a venirci a prendere, senza che noi riuscissino a reagire. Ci servirà da lezione per non ripetere questo tipo di errori. Non ci dobbiamo esaltare nelle vittorie e non deprimerci dopo una battuta d’arresto, ripartiamo per fare risultato con il Benevento. La nostra è una squadra esperta, i black-out non dovrebbero esserci ma succede e poi bisogna tener conto anche della forza degli avversari soprattutto quest’anno nel contesto di un campionato difficilissimo”.

Il modulo e Aglietti

“Nei due moduli che stiamo utilizzando nel corso della stagione, per quello che riguarda il mio ruolo cambia poco. Agli esterni mister Aglietti chiede comunque le stesse cose, sicuramente in area il discorso è diverso, quando si gioca con i due attaccanti il peso che abbiamo è decisamente più importante. Anche il 4-4-2 che propone il nostro allenatore è comunque offensivo, ci sono determinati movimenti che ci portano ad essere con tanti uomini oltre la nostra linea di metà campo. Aglietti è un tecnico esperto, diretto ed un martello continuo”.

Il rendimento di Ricci

“Certamente posso dare di più. Ci sono state stagioni in cui sono partito benissimo e poi il rendimento è leggermente calato, magari quest’anno succederà il contrario, la stagione è lunga e ci sarà tempo e spazio. Sono molto tranquillo e quando mi viene data la possibilità cercherò di sfruttarla pienamente. La concorrenza fa bene, nel mio ruolo ci sono tanti giocatori di qualità ma va benissimo così. Il gol mi manca, non è una ossessione però se arriva ti carica, dà morale, si ci tengo a segnare”.

Il talento di Turati

Turati l’ho conosciuto al Sassuolo e subito ho avuto l’impressione che fosse un portiere forte, anche il gruppo lo considerava molto per la sua personalità, ha tante qualità e quella pazzia giusta che caratterizza spesso i portieri, sono contento per lui”.