Reggina, senza gioco e senza idee. Non può essere solo condizione e conoscenza

Piuttosto che un processo di crescita, si registrano passi all'indietro. Mister Drago capisca il perchè

Squadra nuova, tecnico nuovo. Impossibile pensare a meccanismi subito rodati e ad un calcio spumeggiante con vittorie a ripetizione. Tutto vero. Allo stesso tempo, però, ci viene altrettanto complicato riuscire a capire come sia possibile che un gruppo con tutte queste qualità, seppur con una condizione fisica precaria, non riesca ad esprimere un briciolo di gioco, qualche idea interessante, qualche spunto.

“Mi prendo il risultato e non la prestazione” aveva dichiarato mister Drago a conclusione del match vinto in quel di Siracusa. Tutti abbiamo apprezzato la sincerità dell’allenatore amaranto, con la speranza che, a partire da quel momento, seppur con i tempi dovuti, ci sarebbero stati i primi piccoli progressi.

Ed invece tra Potenza e Francavilla decisamente passi indietro per una compagine che anche dagli addetti ai lavori, viene spesso giudicata come lenta e con troppo solisti. Ripetiamo, condizioni del terreno di gioco, stato fisico non eccelso e tanta gente nuova in squadra possono portare ad un inizio così incerto, ma francamente proprio per le qualità del tecnico e dei giocatori in organico, non si pensava di dover ripartire quasi da zero.

Ieri, nel posto gara, ha spiegato bene il capitano Conson cosa significhi il campionato di serie C: aggressività, corsa, tanto agonismo, poco tacco e punta…