Reggina: signor Saladini, parli alla tifoseria prima del 2 agosto

C'è preoccupazione ed una tensione crescente. Non si può rischiare di scomparire così

Aumentano le preoccupazioni, vengono meno le certezze. La Reggina nel suo percorso post scadenza termini per l’iscrizione al campionato di serie B, si è vista prima bocciare dalla Covosic e poi escludere da Consiglio Federale e Collegio di Garanzia del Coni. Un caos incredibile scaturito da un mancato pagamento minimo, effettuato successivamente, perchè ancora una volta convinti che si potesse andare oltre l’ordinamento sportivo, in quanto autorizzati da quello statale. Eppure l’esperienza precedente con la penalizzazione di cinque punti in campionato, avrebbe dovuto insegnare qualcosa. Adesso le attenzioni, insieme alle speranze, si concentrano sul ricorso al Tar dove, anche questa volta, la Reggina è convinta di poterla spuntare. Un Tribunale può mai dare torto ad un altro Tribunale? E’ questo quello che si continua a ripetere anche tra i tifosi i quali da mesi vanno avanti, così come i giornalisti, tra ipotesi e illazioni.

Saladini parli alla tifoseria

I gruppi organizzati si riuniranno per la seconda volta nel giro di poche settimane, le istituzioni provano a far sentire il proprio peso attraverso i comunicati, tranne qualcuno, quello che si chiede adesso, invece, è che a parlare sia proprio Felice Saladini. Uscito dai radar da troppo tempo, rimasto solo a gestire la Reggina dopo le dimissioni affrettate del presidente Cardona e di tutto il CdA, informa i suoi tifosi solo attraverso scarni comunicati. Ed invece ci sarebbero tante risposte da dare alle numerose domande che la gente vorrebbe fare al patron della società amaranto oggi a forte rischio, come sarebbe importante anche una sua presenza al centro sportivo S. Agata, dove un gruppo di calciatori sta per iniziare la preparazione, senza sapere se giocherà per la Reggina, quale sarà il futuro e con il solo riferimento societario rappresentato dal Ds Taibi.