Reggina, sorriso nel derby con brivido Var. Folorunsho piega il Cosenza

Decisivo il rigore segnato da Folorunsho, in pieno recupero annullato un penalty al Cosenza. Reggina a quota 43 punti in classifica

Basta il rigore realizzato da Folorunsho alla Reggina per prendersi il derby con il Cosenza. Bottino pieno per gli amaranto contro i lupi, bissato il successo nella gara di andata. Finale infuocato con il rigore prima concesso e poi annullato al Cosenza.

Le scelte iniziali

Stellone (più per obbligo che per scelta) ripropone l’attacco ‘light’. Assenti Menez, Denis, Aya e Lakicevic, Galabinov e Montalto non al meglio vanno in panchina, il tecnico amaranto conferma la coppia Rivas-Folorunsho in avanti. In mezzo al campo Cortinovis affianca Crisetig ed Hetemaj, Kupisz e Giraudo gli esterni a tutta fascia. Davanti a Micai, il trio difensivo Cionek-Amione-Di Chiara.

Cosenza con numerose assenze (Vigorito, Bittante, Tiritiello, Pirrello, Boultam, Ndoj, Gori, Kristoffersen) e con il tecnico Bisoli squalificato in tribuna. Lupi invischiati nella lotta per non retrocedere, i punti in palio Granillo pesano in modo particolare sulle loro spalle. Ospiti con il 3-4-1-2, corsie a tinte amaranto con gli ex Situm e Liotti, sulla trequarti Caso assiste la coppia Larrivey-Millico.

Punizioni, calciate da difensori mancini. I primi due brividi hanno le stesse caratteristiche: Di Chiara in avvio calcia poco sopra la traversa, va meglio (si fa per dire) a Liotti al 10′, traversa centrata e Micai salvato. Reggina che impatta bene la gara, con brillantezza e senza dare punti di riferimento in attacco grazie alle punte atipiche.

Rivas cerca Folorunsho con un cross basso al 13′, non ci arriva l’ex Pordenone. Al minuto 22 da applausi l’azione della Reggina, conclusa da Cortinovis prima della segnalazione di off-side. La Curva Sud appassionata e con una coreografia da serie A sembra stimolare la formazione di Stellone, decisa a sbloccare il risultato.

Il derby si decide al dischetto..e al Var

Obiettivo centrato al 35′: su cross dalla sinistra, prima Folorunsho e poi Kupisz vengono fermati in modo irregolare, Giua indica il dischetto per il secondo contatto, causato da Vallocchia. Dagli undici metri va Folorunsho, conclusione angolata sulla quale Matosevic non ci arriva. La Reggina mette la freccia ma non si ferma, gli amaranto continuano a macinare gioco. Prima dell’intervallo, rapida ripartenza sull’asse Cortinovis-Rivas, l’honduregno si infila tra i centrali avversari e supera Matosevic, la gioia dura pochi secondi complice la posizione di fuorigioco.

La ripresa si apre con l’ingresso di Adjapong per Kupisz, il Cosenza inserisce l’esterno scuola Juve Di Pardo e passa al 4-2-3-1 nel tentativo di riportarsi in parità. Nel secondo tempo prevale l’equilibrio e il predominio territoriale del Cosenza, la Reggina abbassa il baricentro e concede pochi spazi agli avversari. Al 62′ Stellone inserisce Bianchi e Stavropoulos, fuori Giraudo e Cortinovis.

Al 77′ Cosenza sfortunato, la dea bendata vede amaranto. Da un guizzo di Caso sulla sinistra, la palla come in un flipper impazzito girovaga in area (e sulla traversa, dopo il tentativo di Larrivey) senza finire alle spalle di Micai. Il Cosenza spinge ma non costruisce nitide palle gol, i brividi si addensano in pieno recupero. Giua assegna il rigore per un presunto contatto tra Amione e Laura, tra le vibranti proteste degli amaranto. Dopo una lunga attesa e un consulto al Var, il direttore di gara ci ripensa e ammonisce per simulazione il rossoblù.

I 5 mila Granillo si infiammano come per un gol, il derby finisce al minuto 98 con la vittoria della Reggina firmata Folorunsho. E’ il timbro definitivo sulla salvezza, gli amaranto salgono a quota 43 punti e si portano a -5 dalla zona play-off. Sulle speranze di rimonta però rischiano di pesare come un macigno i 2 punti di penalizzazione in arrivo. Adesso arriva la sosta di campionato, Stellone proverà a recuperare almeno in parte i numerosi indisponibili in vista della trasferta sul campo della Cremonese, in programma sabato 2 aprile.