Reggina, Taibi: 'Perdiamo la nostra arma in più'

"Va posticipata la data per il versamento dei contributi"

L’avvenimento prettamente sportivo è passato in secondo piano. Le squadre scenderanno in campo seppur a porte chiuse, ma si parla quasi nulla di calcio. Il fenomeno coronavirus è dilagante, insieme ad una crescente preoccupazione. I colleghi di TuttoC.com hanno intervistato il Ds della Reggina Taibi:

Coronavirus e stadi chiusi

“La salute viene prima di tutto, c’è poco da dire, è brutto ma è giusto così. Resta il dispiacere di dover giocare tre partite in casa senza pubblico, la nostra arma in più. Parliamo di migliaia di persone e, ovviamente di migliaia e migliaia di euro. Ma, ripeto, bisogna rispettare le decisioni sanitarie prese da chi ne sa più di noi.

Danno economico e tasse

I mancati incassi sono un gran problema per tutta la Lega Pro. Vale sia per chi ha tanti tifosi ma anche per chi ci gioca contro, visto che le squadre in trasferta prendono la percentuale. E visto che tra una decina di giorni ci sarà la scadenza degli stipendi, credo sia giusto posticipare la data per il versamento dei contributi. Giusto pagare subito i calciatori ma per le tasse sarebbe giusto concedere più tempo.

Senza pubblico chi è favorito?

La chiusura può determinare cambiamenti nella lotta al vertice? Non credo: anche il Bari dovrà giocare a porte chiuse. E anche loro hanno un pubblico eccezionale che li traina. Dal punto di vista del pubblico, purtroppo, si perderà un grande spettacolo su entrambi gli spalti”.