Reggina: il perchè Taibi e Toscano hanno fortemente voluto questo tipo di organico

Esce Reginaldo, entra Denis. Fuori Bellomo, dentro De Francesco e poi Salandria per De Rose

Un concetto ripetuto fino alla noia, ma che in queste prime dodici giornate di campionato ha trovato più volte il suo riscontro. Quante volte il DS Taibi ed il tecnico Toscano hanno ribadito l’importanza di un organico con ventidue elementi di pari qualità, in modo da non creare traumi alla squadra nel momento in cui si verificano nell’arco della stagione problematiche legate agli infortuni, eventuali squalifiche o per le sostituzioni nel corso di ogni gara.

E proprio su quest’ultimo aspetto che la Reggina sta facendo la differenza rispetto alle altre compagini che lottano per il vertice. Ne abbiamo parlato più volte dall’inizio del campionato, ad Avellino l’esempio più lampante di una rosa altamente competitiva. Perchè se hai giocatori di livello anche superiore rispetto alla categoria in cui giocano, hai più possibilità di preparare l’incontro e prevedere soluzioni alternative.

In casa dell’Avellino sono stati i cambi a decidere il match. Denis in panchina nessuno se lo può permettere e nel momento in cui è stato deciso di mandarlo in campo ha fatto la differenza con una doppietta. De Francesco è entrato al posto di Bellomo ed ha inciso con una buona prestazione e l’assist della seconda rete. E poi Salandria per un De Rose apparso leggermente in difficoltà. Il centrocampista amaranto, cresciuto nel settore giovanile della Reggina, nonostante fino al momento abbia trovato poco spazio, è uno degli uomini spogliatoio più importanti e soprattutto riesce a farsi trovare puntualmente pronto nel momento in cui viene chiamato in causa. Questa è anche la vera forza di Toscano.