Tedesco: 'Nel 2015 Foti avrebbe iscritto la Reggina... Taibi conosce il mio sogno'

"Se la Reggina mi dovesse chiamare arriverei anche a piedi"

La Reggina a distanza di sette anni, torna a vivere un momento di grande preoccupazione, si spera con un epilogo differente. I tifosi si sono mobilitati, le Istituzioni stanno seguendo con grande attenzione ogni passaggio, il resto dovranno farlo gli amministratori, quello giudiziario nominato dal Tribunale di Roma dopo l’arresto del presidente Luca Gallo, l’avvocato Perna e quello unico che dovrebbe ricevere l’incarico nei prossimi giorni.

Le parole di Giacomo Tedesco

Su Gazzetta del Sud, l’intervista ad uno dei grandi ex amaranto, Giacomo Tedesco che di queste situazioni ne ha vissute due nella sua esperienza calcistica, una delle quali proprio con la maglia della Reggina: “Nel 2015 ci salvammo sul campo nel doppio spareggio con il Messina, ma poi arrivò la doccia gelata. Detto questo, il presidente Foti fu impossibilitato ad iscrivere la squadra per gravi motivi di salute, mancò il suo apporto divenuto determinante ai fini della stessa iscrizione e quindi fu fallimento. Con la sua presenza la società non sarebbe scomparsa dal professionismo, questa è la mia opinione, probabilmente qualcuno non sarà d’accordo”.

Il sogno nel cassetto

“Il mio sogno nel cassetto? Tornare a lavorare nel settore giovanile amaranto. Se mi dovessero chiamare arriverei anche a piedi. Massimo Taibi, palermitano come me, sa quanto tengo alla Reggina. Secondo me bisognerà ripartire dal duo Taibi-Stellone per gli ottimi risultati ottenuti”.