Reggio, Festicini (INA): ‘Intitoliamo l’aeroporto a San Paolo’
Lorenzo Festicini (INA) propone di intitolare l'aeroporto di Reggio a San Paolo per il forte valore simbolico con un punto della memoria per Tito Minniti
23 Novembre 2025 - 11:02 | Comunicato

Una città che guarda al mare e porta nella propria identità il segno profondo della fede. È in questa prospettiva che Lorenzo Festicini, presidente dell’Istituto Nazionale Azzurro , lancia una proposta destinata ad aprire un dibattito pubblico: intitolare l’aeroporto di Reggio Calabria a San Paolo , mantenendo al tempo stesso viva e qualificata la memoria di Tito Minniti , l’aviatore reggino caduto in Etiopia nel 1936, attuale intitolazione dello scalo.
La memoria civile e la tradizione religiosa non sono antagoniste – afferma Festicini – ma fili intrecciati della storia della nostra città. Intitolare l’aeroporto a San Paolo non significa cancellare , bensì illuminare. Non sostituire una memoria con un’altra, ma offrire a Reggio un simbolo capace di parlare al mondo.
Festicini richiama un passaggio essenziale degli Atti degli Apostoli : “giungemmo a Reggio” (At 28,13). «Non è una citazione devozionale – sottolinea – ma un frammento di storia. La rotta di San Paolo attraversa il Mediterraneo e tocca Reggio, consegnando alla città un’identità che precede il presente. Dedicare l’aeroporto a lui significa offrire ai viaggiatori un segno universale, un ponte tra popoli e culture».
Memoria di Tito Minniti e la Sala Imbarchi
Il presidente dell’Istituto Nazionale Azzurro chiarisce che la memoria di Minniti rimane «patrimonio morale della città e della nazione». La sua proposta prevede infatti che all’interno dello scalo venga istituita la “Sala Imbarchi Tito Minniti” , accompagnata da un punto permanente della memoria : un allestimento multimediale con:
- documenti
- foto
- testimonianze
- materiali didattici dedicati alla figura dell’aviatore e al contesto storico in cui operò
Non una teca sterile – spiega Festicini – ma un luogo vivo, capace di raccontare la storia ai giovani, alle scuole e ai viaggiatori.
Un marchio narrativo forte e coerente
Reggio Calabria, ricorda Festicini , è «città di processioni, arte sacra, cammini religiosi» , una realtà che nel linguaggio della fede riconosce un elemento identitario non divisivo, ma condiviso.
In un tempo in cui i territori competono anche attraverso il racconto di sé – afferma – l’intitolazione a San Paolo rappresenta un marchio narrativo forte e coerente , capace di dialogare con il turismo religioso e con gli itinerari biblici del Mediterraneo. Non inventiamo nulla: facciamo emergere ciò che già siamo.
Festicini ricorda che un cambiamento di questo tipo richiede un percorso istituzionale complesso : il coinvolgimento di Comune , Città Metropolitana , Regione , società di gestione , ENAC , mondo culturale , associazioni d’arma ed ecclesiali.
È giusto che sia così – osserva – perché le intitolazioni sono gesti educativi, non meri atti amministrativi. Parlano al mondo in nome della comunità. E una comunità adulta sa custodire insieme la memoria dei caduti e la testimonianza dei santi.
