Reggio, l'allarme di una scuola: "Studente contattato da un pedofilo. Attenti a TikTok"

"Su segnalazione di un genitore siamo venuti a conoscenza che l'app 'Tik Tok' è stata utilizzata per contattare il figlio da un pedofilo". La segnalazione di un istituto di Reggio Calabria

Secondo le nuove generazioni Facebook e Instagram sono app per anziani. Perché ora c’è ‘TikTok’.

COS’É TIK TOK

Si tratta di un social network cinese lanciato nel 2016 attraverso cui è possibile creare brevi video clip musicali di durata variabile tra i 15 e i 60 secondi, aggiungendo filtri ed effetti particolari. L’app permette di praticare anche delle sfide, ad esempio: quanti vestiti ci si riesce a cambiare in 60 secondi. E intanto ci si spoglia davanti una webcam, con le immagini di minori che finiscono in tutto il mondo. L’app permette, inoltre, di inviare e ricevere messaggi privati.

Un perfetto spazio per pedofili di tutto il mondo. Le prime segnalazioni in passato sono arrivate dalla città di Modena, dove, alcuni genitori denunciavano la scoperta di strani messaggi al figlio da parte di uno sconosciuto.

La stessa cosa sembra avvenire oggi a Reggio Calabria. A dare l’allarme è l’Istituto Comprensivo ‘B. Telesio’ di via Modena S. Sperato.

LA NOTA DELL’ISTITUTO B. TELESIO

“Si informano le famiglie degli alunni che su segnalazione di un genitore di una classe siamo venuti a conoscenza che l’app ‘Tik Tok’ è stata utilizzata per contattare il figlio da un pedofilo.

Invitiamo tutti i genitori a prestare massima attenzione sull’utilizzo che i propri figli fanno dei giochi e delle app visti i pericoli che questi comportano”.

La nota porta la firma del dirigente scolastico Marisa G. Maisano.

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