Bergamotto di Reggio DOP, prosegue l'iter. Pizzi: 'Regione dia assenso in tempi brevi'

"Perché la DOP? In campo una richiesta di 'IGP' per il bergamotto di Reggio: rischio è affossare sviluppo del territorio" le parole di Pizzi

Procede l’iter per estendere la tutela della denominazione DOP anche al frutto del bergamotto.

Nella sede della Camera di Commercio di Reggio Calabria il presidente Tramontana ha avviato i lavori della conferenza odierna, manifestando la sua soddisfazione:

“Dopo due anni di lavoro con tutto il comparto, finalmente ce l’abbiamo fatta: abbiamo presentato domanda di estensione della DOP olii essenziali al frutto. Il ruolo della Camera di Commercio è stato quello di ‘coordinatore’ di questo percorso  – che spero in pochi mesi si concluderà -, e sostenitore col supporto tecnico di un’azienda speciale della Camera di Commercio. Un importante risultato per il territorio e il comparto bergamotticolo che rappresenta una fetta importante dell’economia reggina”.

Anche l’Università Mediterranea ha sostenuto il progetto per il bergamotto DOP. Il Magnifico Rettore Giuseppe Zimbalatti afferma:

“Si corona un percorso molto lungo e travagliato. In quest’ultimo decennio l’interesse per questo frutto si esteso a 360°, tutte le parti sono diventate di straordinaria importanza in nutraceutica, gastronomia, alimentazione, e quindi è diventato importante tutelarlo“.

Presente anche il presidente del Consorzio di tutela del bergamotto, Ezio Pizzi, che ha dichiarato:

“Siamo riusciti a creare finalmente il disciplinare che consentirà di ampliare la tutela degli olii essenziali del bergamotto anche al frutto. Oggi nel mercato europeo il frutto del bergamotto inizia ad avere una certa importanza ed a vederne aumentata la richiesta, così l’aumento del prezzo e quindi della remuneratività del prodotto ha visto una conseguente crescita nella produzione.

Per questo abbiamo chiesto alla Regione ed al Ministero di estendere la tutela DOP anche al frutto. Siamo convinti che il Ministero sia su questa strada, di inoltrare il proprio parere positivo a Bruxelles. Quindi aspettiamo che la Regione Calabria nel più breve tempo possibile dia il suo assenso”.

Prosegue il presidente Pizzi, e spiega ancor più chiaramente quale sia la motivazione che ha riunito finalmente enti e associazioni della filiera metropolitana:

“Perché la DOP? C’è in campo da due anni circa una richiesta di ‘IGP’ per il bergamotto di Reggio Calabria. Vorremmo che la gente sapesse cosa significa: il frutto potrebbe venire dalla Sicilia, arriva a Reggio, un imprenditore qualunque lo confeziona e quel prodotto diventa “IGP di Reggio Calabria”. Quindi con l’IGP correremmo il rischio non solo di non favorire lo sviluppo del territorio, ma addirittura di affossarlo: potremo dichiarare come ‘reggino’ un prodotto che proviene dalla Puglia, dalla Sicilia o dalla Basilicata ad esempio”.

Spiega Pizzi:

“La DOP invece prevede che tutte le operazioni e attività connesse, nessuna esclusa, debbano essere sviluppate nell’ambito del territorio vocato. E noi puntiamo a tutelare, garantire e far sviluppare le aziende che sono nel territorio, e che sono identitarie perché operano da secoli in questo territorio. Finalmente oggi abbiamo trovato il supporto appassionato e convinto da parte di tutto il comparto: Camera di Commercio, organizzazioni di categoria, Consorzio di tutela e Università”.

Infine Pizzi accenna alla situazione drammatica che tutta la filiera sta vivendo a causa dell’ondata di caldo di fine luglio:

“Una situazione anomala che ha creato qualcosa di mai visto: i frutti ancora attaccati ai rami sono diventati marroni e si sono seccati. Un fenomeno straordinario per cui è andata persa, secondo le stime attuali, circa il 70/80% dell’intera produzione prevista per l’anno. E se non avremo opportuni ‘ristori’ non potremo nemmeno assumere il personale per la preparazione della prossima raccolta: un problema enorme di carattere economico, occupazionale, sociale”.