Reggio - Brogli elettorali, Delfino risponde davanti al Gup. Rinviata la discussione del PM

L'allora presidente del consiglio comunale sottoposto ad interrogatorio questa mattina davanti al Gup

Seconda udienza preliminare del caso sui brogli elettorali a Reggio Calabria. Si è tenuta questa mattina all’interno dei locali del Cedir, l’udienza dinanzi al Gup per la primissima fase di uno dei processi in grado di minare la stabilità di Palazzo San Giorgio.

Tra i numerosi imputati spiccano Demetrio Delfino (accusato di abuso di ufficio), assessore alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, all’epoca dei fatti contestati presidente del Consiglio comunale e Nino Castorina, ex capogruppo PD (per lui 31 i capi di imputazione).

L’udienza è iniziata con l’interrogatorio dell’assessore da parte del Gup.

Delfino ha chiarito la sua posizione specificando come la nomina di Antonino Castorina in commissione elettorale, non fosse una ‘nomina’ ma una semplice presa d’atto dell’indicazione del capogruppo PD che nominava se stesso.

Demetrio Delfino ha inoltre spiegato che non aveva alcun rapporto politico condiviso con Castorina e che non avrebbe avuto alcun interesse nell’adottare quel provvedimento. La ‘presa d’atto’ comunicata al dirigente del settore è stata compiuta in assoluta buona fede.

Ad assumere un elemento chiave nel processo, per quanto riguarda la posizione di Demetrio Delfino, sarebbe dunque l’elemento psicologico.

Ricordiamo come nel corso della prima udienza preliminare del 6 dicembre si sono registrate quattro richieste di rito alternativo, due di rito abbreviato, due di patteggiamento.

Adesso si attende la discussione del pubblico ministero Nunzio De Salvo, che oggi ha manifestato la volontà di prendere visione degli atti depositati da alcune difese.

Le parti torneranno nuovamente in aula il 31 gennaio 2023.