Reggio, scontro Falcomatà–Pd. Canale: ‘Politica fatta di ritorsioni, dispetti e tanta ipocrisia’

La critica di Massimo Canale: 'Non sembra importare nulla della Città, dell’opinione dei cittadini e del prossimo futuro'

Massimo Canale ()

L’ennesimo scontro tra Falcomatà e il Partito Democratico dopo il rimpasto di Giunta alimenta il dibattito politico in città. Le frizioni interne al centrosinistra, la rimozione dei vertici in Castore ed Hermes, la nomina di nuovi assessori e le reazioni dure del Pd mettono a dura prova la tenuta di Palazzo San Giorgio in quest’ultimo miglio di amministrazione Falcomatà.

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L’avv. Massimo Canale, di Onda Orange, interviene con toni duri sulla gestione della politica cittadina.

Ecco perché è urgente mettersi in gioco, tutti”, afferma Canale, leggendo lo scontro tra Falcomatà e il Pd come un segnale evidente di una politica chiusa su se stessa, incapace di dialogare e distante dalla città.

Canale parla di “politica delle ritorsioni, dei dispetti, dei contagocce, degli alambicchi e dell’ipocrisia”, un sistema autoreferenziale che avrebbe logorato il rapporto con i cittadini.

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Lo scontro interno al centrosinistra, osserva Canale, non è solo un fatto di palazzo ma un sintomo di un problema più profondo:

Qualcuno si domanda ancora per quale ragione i cittadini non vadano a votare o, quando ci vanno, preferiscano votare dall’altra parte”.

Il riferimento è chiaro: l’ultima tornata regionale ha mostrato un crollo della partecipazione e uno spostamento di consensi verso il centrodestra.

Canale contrappone due idee di politica. La prima è quella che definisce cieca rispetto alle priorità della città,

alla quale non sembra importare nulla dell’opinione dei cittadini e del futuro di Reggio, ancora senza una direzione chiara per il prossimo decennio”.

La seconda è quella che lui rivendica: una politica che riparte dal basso, che prova a ricostruire fiducia e a “sanare la rottura del patto tra elettori e istituzioni”.

Nel finale, l’affondo più diretto:

Quella politica dovrebbe sintonizzarsi sul fuso orario della gente comune”.

Un richiamo alla realtà quotidiana delle persone, che molto spesso non ritrovano nelle dinamiche di palazzo una risposta ai problemi reali.

Le parole di Canale si inseriscono in un momento già teso. Il sindaco Falcomatà, reduce dall’ingresso in Consiglio regionale e dalle nuove nomine in Giunta, difende le sue scelte come “aggiustamenti necessari per migliorare l’azione amministrativa”. Il Pd, invece, ha parlato di decisioni unilaterali, accusando il sindaco di aver rotto il patto politico.

In mezzo, una città che osserva e attende i prossimi mesi in vista delle elezioni del 2026.