Reggio, caso contatori idrici. L’on. Rizzo: ‘Amministrazione fuori controllo, offesa ai cittadini onesti’
"Non lasceremo soli i cittadini. Se in questa città c’è chi si sente impunito, sappia che noi non resteremo a guardare"
17 Luglio 2025 - 12:26 | Comunicato

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’on. Marco Rizzo sul caso contatori idrici a Reggio Calabria che ha alimentato il dibattito politico in città qualche settimana fa.
“Quanto sta accadendo al Comune di Reggio Calabria in merito alla gestione dell’acqua pubblica è un insulto allo Stato di diritto e un’offesa ai cittadini onesti che pagano le bollette. La denuncia dettagliata e documentata del Prof. Simone Veronese, rivolta al Prefetto, alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica e ad altri organi istituzionali, squarcia il velo su una vicenda gravissima che non può più essere ignorata. Parliamo di immobili comunali senza contatori da decenni, di consumi idrici non contabilizzati, di danni erariali che ricadono sulle tasche dei cittadini, e addirittura di possibili falsi in bilancio”.
Una gestione fuori controllo e fuori legge
“Un’Amministrazione che nega la realtà, come ha fatto l’Assessore comunale Giuseppe Barreca davanti alle telecamere, e che si rifiuta di collaborare persino con SORICAL per l’installazione dei contatori – aggiunge Rizzo – è un’Amministrazione fuori controllo, che ha perso ogni legittimazione a gestire il servizio idrico pubblico. È inaccettabile che, a fronte di obblighi normativi precisi – dal D.Lgs. 152/2006 al DM 99/1997 – il Comune continui a sottrarsi ai propri doveri, alterando i bilanci e spalmando l’acqua non misurata sulle bollette delle famiglie reggine”.
Profili di responsabilità e richiesta di intervento immediato
Abbiamo letto punto per punto la lettera del Prof. Veronese e non c’è un solo aspetto che non sollevi profili di responsabilità amministrativa, contabile e forse anche penale. Se le Istituzioni non intervengono adesso, si rendono complici. Chiediamo al Prefetto di esercitare i poteri sostitutivi previsti dal TUEL e alla magistratura contabile e penale di fare piena luce. La gestione dell’acqua non è un favore da distribuire, è un diritto e un dovere sancito dalla legge.
Una mobilitazione nazionale per la legalità e il diritto all’acqua
Democrazia Sovrana Popolare annuncia inoltre l’inizio di una mobilitazione nazionale, anche parlamentare, per portare il caso Reggio Calabria all’attenzione del Paese.
Non lasceremo soli i cittadini. Se in questa città c’è chi si sente impunito, sappia che noi non resteremo a guardare. La battaglia per l’acqua pubblica, trasparente e misurata, è anche una battaglia per la sovranità, per la giustizia sociale e per la democrazia vera.