Reggio riconosce la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, Falcomatà: "Vittima dell'ignoranza"

"Che Italia è quella che si trova costretta a mettere sotto scorta una signora di 90 anni perché ebrea?". Le parole del sindaco Falcomatà

«Reggio Calabria vuole riconoscere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, vittima del nazismo, del fascismo, dell’ignoranza di ieri e di oggi».

Così il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà che, in una nota stampa, spiega:

«Non servono i legami fisici con la città. La senatrice a vita Liliana Segre è storicamente ed umanamente unita alla vita del nostro Paese, dei nostri territori, di ogni piccolo paesino che ha pagato un prezzo altissimo subendo l’aberrazione fascista e nazista.

L’unione che c’è fra Reggio Calabria e la senatrice Liliana Segre si fonda sul fatto che il nostro Comune segue i principi fondamentali della Carta Costituzionale, dichiarandosi marcatamente antifascista, ed in lei riconosciamo l’idea di città che stiamo costruendo».

L’inquilino di Palazzo San Giorgio ha aggiunto:

«Ecco quell’aberrazione, la senatrice Segre l’ha patita sulla propria pelle dove porta, indelebile, il marchio nazista che ne ricorda i trascorsi nel campo di concentramento di Auschwitz e la viva testimonianza della catastrofe che fu la Shoah. Faccio mie le parole di Ruben Della Rocca, vicepresidente della Comunità ebraica di Roma, quando, nel ricordare che tutti i vertici della loro associazione sono scortati, denuncia il fallimento di un intero Paese.

Come dargli torto? Che Italia è quella che si trova costretta a mettere sotto scorta una signora di 90 anni perché ebrea? Che Italia è quella che deve istituire, alle soglie del 2020, una commissione parlamentare per studiare i fenomeni del razzismo, dell’odio, dell’esclusione sociale? E’ un’Italia, evidentemente, che ancora non ha fatto i conti col proprio passato nefasto».