Stralcio cartelle a Reggio, centrodestra all'attacco: "Comune non aiuta i cittadini"

"Amministrazione ha deciso senza spiegarlo ai cittadini e senza discuterne in aula", le parole dei consiglieri di opposizione

Il Comune di Reggio Calabria ha deciso di non aderire allo stralcio parziale delle cartelle esattoriali, la decisione è stata criticata dai consiglieri comunali di opposizione nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo San Giorgio.

Il capogruppo di Forza Italia, Federico Milia, evidenzia la volontà dell’amministrazione comunale di scegliere una strada diversa rispetto al Governo Meloni, senza peraltro passare da un confronto all’interno del consiglio comunale.

“A Roma si tagliano le cartelle esattoriali, a Reggio si confermano. A differenza del Governo Meloni infatti, che ha deciso con l’ultima legge di bilancio di stralciare parzialmente tutte le cartelle esattoriali sotto i 1000€ per il periodo 2000/2015, suggerendo ai comuni ed agli enti locali di fare lo stesso (riguardo i tributi locali chiaramente), l’amministrazione targata PD (IV e Azione) ha deciso di non seguire questa linea.

Lo ha deciso senza spiegarlo ai cittadini e senza discuterne in aula, così che si potesse sapere almeno il perché di questa scelta. Ennesima occasione persa che avrebbe dato un aiuto concreto ai reggini in un periodo storico con l’inflazione alle stesse e le famiglie che devono correre ai ripari con i propri risparmi”, le parole di Milia.

“E’ incredibile che una legge dello Stato dia la possibilità di rottamare le cartelle esattoriali e il Comune dice no. Faremo un emendamento per opporci a questa decisione, per i cittadini alle prese con aumenti e caro prezzi si tratterebbe di una misura preziosa per far respirare i conti”, evidenzia il consigliere Massimo Ripepi

Secondo Mario Cardia, l’assessore Gangemi “Non afferma il vero quando riferisce che con l’adesione si aiuta chi non vuole pagare le tasse, poiché lo stralcio prevede comunque il pagamento del capitale e delle somme per la notifica, anzi è un modo per aiutare i cittadini”.

Il consigliere comunale dell’Udc prosegue.

“Le dichiarazioni di Gangemi in merito al fatto che non si può aderire allo stralcio per garantire il rispetto del Patto per Reggio dimostrano una cosa: il Patto per Reggio lo pagheranno i cittadini, che per rispettare gli impegni con Roma di un’amministrazione poco autorevole politicamente, dovranno sostenere anche questo piano lacrime e sangue.

Inoltre esempi di comuni che pur avendo il Patto per Reggio hanno aderito lo stesso, ad esempio Lecce, quindi al solito i rappresentanti dell’amministrazione non dicono mai la verità”, conclude Cardia.