Falcomatà contro la centralizzazione del 118: ‘Scelta di Occhiuto incomprensibile. Colpo alla sanità calabrese’

Il sindaco si rivolge direttamente al Governatore: "Ritorni sui suoi passi e indirizzi il servizio 118 secondo una logica di microaree"

Consiglio Metropolitano 31 Luglio 1 Falcomata

“Traslare in Calabria modelli di altre regioni equivale a non conoscere le necessità dei territori o peggio, all’incapacità di decifrare le priorità dei cittadini che, con la scelta incomprensibile del Commissario Roberto Occhiuto, si trovano a fare i conti con un elevato numero di disfunzioni legate al servizio di emergenza/urgenza del 118”.

Lo dichiara in una nota il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, aggiungendo:

“Centralizzare la gestione del 118, rievocando un sistema che in Lombardia non certo soffre di mancanza di collegamenti viari, reti infrastrutturali stradali inefficienti e soprattutto con una vasta serie di aree interne – rappresenta l’ennesimo colpo alla sanità calabrese, già diffusamente tramortita da indirizzi politici che hanno quasi raso a zero la medicina di prossimità, privata dei suoi presidi sanitari che rappresentano un punto di riferimento insostituibile per l’assistenza delle comunità locali.”

Le criticità del sistema 118 e la situazione della sanità in Calabria

“L’allungamento dei tempi di intervento delle ambulanze – sottolinea Falcomatà è certamente il più importante di una lunga serie di profili di criticità che questo modello organizzativo del 118 ha creato. Se alle attese infinite e ai soccorsi fantasma, si aggiunge il fatto che il sistema Emergenza/Urgenza sconta da troppo tempo carenze di personale, non possiamo non ricordare quei casi di malasanità per i quali le ambulanze sprovviste di medico a bordo, hanno portato a tragici epiloghi come quello di Serafino Congi.”

Una richiesta di coraggio e responsabilità da parte di Occhiuto

“Da Occhiuto ci aspettiamo una scelta di coraggio e responsabilità. Ritorni sui suoi passi e indirizzi il servizio 118 secondo una logica di microaree territoriali di soccorso che consentirebbe un sistema a rete più funzionale e rispondente alle reali esigenze che scaturiscono dalle emergenze sanitarie dei cittadini” – conclude la nota.