Dal GOM di Reggio il progetto educativo per ridurre l’ansia nei bambini sottoposti a esami diagnostici
Risonanza magnetica e tomografia possono incutere timore nei piccoli pazienti. Così un tecnico di radiologia ha sviluppato due guide gratuite per spiegar loro cosa accade
04 Ottobre 2025 - 09:23 | Comunicato Stampa

Giuseppe Scappatura, Tecnico Sanitario di Radiologia Medica presso il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, ha sviluppato un progetto educativo nato dalla sua esperienza quotidiana con i piccoli pazienti: due guide illustrate finalizzate alla riduzione dell’ansia procedurale nei bambini sottoposti a esami di risonanza magnetica (RM) e tomografia computerizzata (TC).
Le pubblicazioni, intitolate “Sofia e la Macchina Magica” (dedicata alla RM) e “Il Portale delle Immagini” (dedicata alla TC), utilizzano illustrazioni colorate e un linguaggio narrativo accessibile per spiegare ai giovani pazienti cosa accade durante questi esami diagnostici. I volumi affrontano gli elementi che più frequentemente generano ansia nei bambini: i rumori intensi e ripetitivi prodotti dalle bobine a gradiente durante la risonanza magnetica, la necessità di rimanere immobili durante l’acquisizione delle immagini, le sensazioni fisiche associate alla somministrazione del mezzo di contrasto endovenoso nella TC, come il calore o il formicolio.

Attraverso la metafora della “macchina magica” e del “portale delle immagini”, queste esperienze vengono trasformate in piccole avventure comprensibili, aiutando i bambini a costruire una rappresentazione mentale positiva di procedure che altrimenti potrebbero risultare spaventose.
L’aspetto più distintivo di questa iniziativa risiede nella sua natura completamente gratuita e non commerciale. Scappatura ha realizzato il progetto a titolo personale, donando le copie cartacee ai reparti di Pediatria e Oncoematologia Pediatrica del Grande Ospedale Metropolitano senza alcun onere per l’istituzione. Le versioni digitali in formato PDF sono state rese disponibili gratuitamente in formato bilingue, italiano e inglese, per qualsiasi famiglia o istituzione sanitaria che ne abbia necessità. Questa scelta sottolinea la natura esclusivamente filantropica dell’iniziativa, interamente centrata sul benessere del paziente pediatrico.

Gli obiettivi del progetto sono molteplici e interconnessi: ridurre l’ansia pre-procedurale nei bambini, migliorare la loro collaborazione durante l’esame facilitando così il lavoro del personale sanitario, diminuire gli artefatti da movimento che possono compromettere la qualità diagnostica delle immagini, e supportare un modello di cura che consideri la famiglia come parte integrante del processo terapeutico. Materiali preparatori strutturati come questi possono contribuire concretamente alla riduzione dei tempi di esame, alla diminuzione della necessità di ricorrere alla sedazione nei casi borderline, e al miglioramento complessivo dell’esperienza diagnostica vissuta dal bambino e dalla sua famiglia.
Il valore del progetto ha trovato conferma nel riconoscimento internazionale ottenuto. Le guide sono state pubblicate su AuntMinnie, autorevole portale professionale di radiologia, considerato punto di riferimento mondiale nel settore, in entrambe le edizioni destinate al pubblico nordamericano ed europeo.
L’elevato numero di visualizzazioni registrato dagli articoli testimonia l’ampio interesse della comunità radiologica professionale verso interventi educativi patient-centered di questo tipo.
Questa iniziativa esemplifica come la pratica clinica quotidiana possa generare soluzioni concrete ai problemi che i professionisti sanitari incontrano nel loro lavoro. Mostra inoltre come sia possibile rendere la diagnostica pediatrica più accogliente e realmente a misura di bambino attraverso strumenti semplici ma efficaci, nati dall’osservazione diretta delle necessità dei piccoli pazienti. La natura open-access e completamente gratuita delle pubblicazioni facilita la loro adozione da parte di altre istituzioni sanitarie, rappresentando un modello replicabile per tutti coloro che desiderano ottimizzare l’esperienza del paziente pediatrico senza necessità di significativi investimenti di risorse.