Molo di Pentimele, il Tar boccia il ricorso. Davi: 'Amministrazione incapace'

Davi punta il dito contro l'amministrazione sulla vicenda del molo di Pentimele: "Ricorso sbagliato nei tempi nei modi e per come è stato compilato"

Klaus Davi si esprime in merito al ricorso del Tar inerente la vicenda del molo di Pentimele.

Ricorso al Tar: la denuncia di Klaus Davi

Molo Pentimele

Il giornalista e massmediologo Klaus Davi si è espresso in merito all’esito dell’ordinanza del Tar del Lazio sulla tormentata vicenda del molo di Pentimele e del ricorso presentato dal Comune e dichiara quanto segue:

“Invito tutti i cittadini di Reggio a leggere cosa ha messo nero su bianco il Tribunale amministrativo regionale del Lazio su Falcomatà e i suoi vari ‘King maker’ CastorinaMarinoRomeoCalabròDe Gaetano eccetera eccetera. Ebbene in merito alla tormentata vicenda del molo di Pentimele e del ricorso presentato dal Comune, il Tar annota:

“Nessuna sospensione dell’efficacia del provvedimento di Valutazione d’impatto Ambientale (Via) adottato dal ministero dell’Ambiente il 22 ottobre 2019 sul progetto di realizzazione di un molo d’attracco per navi traghetto per il trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti al Porto di Reggio Calabria, in località Pentimele. L’ha deciso con ordinanza il Tar del Lazio respingendo le richieste avanzate del comune di Reggio Calabria.”

“Avete letto bene, continua il massmediologo, potete contare su una amministrazione, cari cittadine e cittadini reggini, che non è neanche in grado di fare un ricorso degno di questo nome. Sbagliato nei tempi nei modi e per come è stato compilato. Addirittura, lascia intendere neanche tanto velatamente il Tar, scritto, e sarebbe la cosa più grave se fosse vera, apposta per essere bocciato”.

“Il sindaco, la sua ciurma ed il clamoroso autogol”

klaus davi

Davi continua:

“In altre parole l’improvvisato sindaco Falcomatà e la sua ciurma avrebbero investito tempo e denaro pubblici in un ricorso del quale sapevano perfettamente che era stato presentato fuori tempo massimo. Ma siamo sicuri che questo clamoroso autogol sia solo un caso? Il Tar nella sua sentenza alimenta più di un dubbio “il ricorso del Comune di Reggio – scolpisce nero su bianco- è stato fatto in tempi che dimostrano di non avere alcuna concreta urgenza”.

“Non lo dice Klaus Davi, lo scrivono i giudici amministrativi. Avete capito? Di urgente per Falcomatà ci sono solo le elezioni metropolitane!!!! Ma al di là del clamoroso svarione e delle spese processuali a carico del Comune (quindi a carico dei cittadini) per questo scempio ci saranno altre conseguenze.

Invece di poter contare su un porto turistico che avrebbe potuto rilanciare la città, ci troveremo ad accogliere un pestilenziale hub invaso da Tir nonch fautoredi inquinamento e abbassamento della qualità della vita di tutta la zona.

L’amministrazione Falcomatà-Castorina-Marino-Romeo Sebi-Calabrò-De Gaetano ha conseguito un risultato amministrativo che si conferma di un capolavoro di approssimazione e improvvisazione. Il Tar di fatto ha messo la parola fine su ogni aspirazione turistica di Reggio”.