Il Liceo Scientifico di Reggio si dota di un pavimento tattile per non vedenti e ipovedenti

Pedarchitettura e Digital Board, al 'Volta' la scuola sostenibile

Adattabilità, accessibilità, benessere: il Liceo “Alessandro Volta” di Reggio Calabria, attraverso la determinazione della Dirigente scolastica Maria Rosa Monterosso, in dialogo con le varie componenti dell’istituto, in prima linea perché la scuola sia per tutti.

La struttura moderna e funzionale del Liceo “A. Volta”, progettata con laboratori e ampi spazi dedicati alla mente e al corpo, nella sua forma di campus, non può essere pensata come punto di arrivo. Per questo, alla luce delle novità introdotte dalle nuove tecnologie e dalle scienze cognitive e pedagogiche, gli spazi dell’insegnamento e dell’apprendimento vengono costantemente rivisti facendo riferimento alle moderne teorie della pedarchitettura, architettura a servizio della pedagogia, e di una “architettura educativa” funzionale a una “scuola intelligente”.

Una delle ultime attenzioni riguarda l’installazione di un pavimento tattile in pvc, un vero e proprio itinerario guidato, studiato appositamente per consentire a non vedenti e ipovedenti l’orientamento e la riconoscibilità delle fonti di pericolo, come prescritto dalla normativa vigente.

Tale percorso tattile attraverserà gli ambienti comuni della scuola permettendo una percezione immediata degli spazi tramite linee in rilievo per seguire la direzione desiderata. Ed ancora: con la dotazione di digital board e di tende parasole in tutte le aule, la costruzione di un ampio parcheggio riservato alle famiglie, la cura degli spazi esterni fruibili, quando possibile, anche per lo svolgimento di lezioni all’aria aperta, il Liceo “Alessandro Volta”, cercando di prendersi cura anche di piccoli aspetti del quotidiano, promuove quell’ accessibilità che crea relazioni e favorisce condivisioni emotive, contribuisce all’abbattimento di pregiudizi e barriere per l’apprendimento, sfruttando tutti i canali sensoriali come suggerito dalla PUA (Programmazione universale per l’apprendimento) e viene incontro alla variabilità individuale che costituisce la vera ricchezza del fare scuola.