Reggio, in arrivo 'Panorama' il murale dedicato ai Bronzi di Riace

L’artista Flavio Favelli – tra i più riconosciuti e apprezzati artisti contemporanei italiani – realizzerà un'opera murale a Reggio Calabria

Giovedì 21 novembre 2019 presso l’Hotel MEDINBLU di Reggio Calabria, alle ore 19, sarà presentata l’opera murale che l’artista Flavio Favelli – tra i più riconosciuti e apprezzati artisti contemporanei italiani – realizzerà nella città calabrese che affaccia sullo Stretto.

La presentazione dell’opera murale che l’artista regalerà alla città sarà anche una speciale e importante occasione di approfondimento generale dei concetti che stanno alla base del lavoro e della ricerca di Flavio Favelli, in particolare del suo peculiare approccio estetico e concettuale con lo spazio pubblico.

PRESENTI

Introduce la serata Alessio Laganà (direttore artistico del progetto Contenitore di idee – MEDINBLU), dialogherà con l’artista Valentina Tebala (storica dell’arte e curatrice, presidente di Catartica Care) con il contributo di Francesco Finotti (artista e docente ABArc) e l’intervento di Irene Calabrò (Assessore alla Valorizzazione del Patrimonio culturale del Comune di Reggio Calabria) e del Sindaco del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Nella stessa giornata del 21 novembre, alle ore 12, l’artista terrà un incontro aperto con gli studenti presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti reggina con i saluti e l’introduzione del Direttore.

WALL PAINTING

Il wall painting ricoprirà una sezione del muro che costeggia il viale Europa, difronte la piazzetta della rotatoria all’angolo con via del Seminario, in pieno centro cittadino. Il progetto è a cura dell’associazione no profit Catartica Care, attiva nel settore dell’arte e della cultura contemporanea con particolare attenzione al territorio d’appartenenza, con la preziosa collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e dell’Hotel MEDINBLU. Il progetto ha ricevuto il patrocinio morale del Comune di Reggio Calabria.

PANORAMA

Il titolo Panorama, scelto da Favelli per il wall painting, si riferisce a un noto settimanale italiano di cui egli rielaborerà una copertina risalente agli anni Ottanta, decennio particolarmente intenso e significativo per l’artista (difatti spesso protagonista della sua ricerca con il variegato campionario di immagini, icone e simboli, che lo caratterizza e che hanno segnato un’epoca) così come per la storia culturale, politica e sociale italiana.

Quello specifico numero di “Panorama” dedicava ampio spazio a uno degli argomenti che più avevano interessato l’opinione pubblica del periodo, innescando una sorta di curiosa e irrefrenabile mania voyeuristica: l’ammirazione per le due grandi statue bronzee rinvenute nel ’72 nei fondali del mare di Riace (RC).

All’interno della rivista il giornalista, infatti, scriveva:

«Incredibile: nell’Italia dei musei trascurati e delle aree archeologiche abbandonate, la gente si alza prima dell’alba per due statue. Che cosa è? Il richiamo del mistero o del simbolismo sessuale? Risveglio culturale o divismo analfabeta?».

I Bronzi venivano esposti al pubblico per la prima volta nel dicembre 1980 al Museo Archeologico di Firenze e subito dopo trasferiti in mostra a Roma, al Palazzo del Quirinale, fino al luglio 1981: le file di gente messa in coda per poterli vedere dal vivo erano interminabili.

La riflessione critica da cui nasce l’idea dell’opera di Favelli scaturisce da un interrogativo di carattere addirittura antropologico oltre che estetico-culturale. Cosa rappresentano davvero i Bronzi, oggi come allora, per il nostro Paese, e ancor di più per Reggio e per la Calabria? Da autentiche «icone pop», amate in maniera irrazionale dal pubblico e purtroppo molto spesso usate dai governi come brand o testimonial commerciali senza una minima riflessione culturale, a «oggetti del desiderio» passabili di tanto in tanto di improbabili proposte di trasferimento da un grande evento all’altro, a protagonisti di irrisolte storie misteriose o atti artistici altrettanto dibattuti.

“Andai a vedere i Bronzi con mia madre a Firenze nel 1980, avevo quasi 13 anni.

Il progetto del murale è attorno a un’immagine degli anni Ottanta, in particolare un’elaborazione della copertina del famoso settimanale Panorama del 13 luglio 1981 che presentava in primo piano la statua denominata A con un titolo audace «Bello come un dio» e nell’occhiello sopra un’affermazione «Estate ’81 / Perché sono tutti impazziti per i Bronzi di Riace». Un altro titolo sopra la testata riporta ad altri temi indimenticabili: «Iran: Guerra a Khomeini».

Il progetto si prefigge di riportare segni, immagini e ricordi ancora vivi, su un differente supporto e ambito (il muro e la strada), di un periodo complesso e articolato e avanzare qualche riflessione su uno dei soggetti più importanti della città e del Paese”.

FLAVIO FAVELLI

Flavio Favelli nasce a Firenze nel 1967, vive e lavora a Savigno (Bologna). Ha esposto in importanti spazi pubblici e privati in Italia e all’estero, come i musei: MACRO e MAXXI di Roma, MAMbo di Bologna, Marino Marini di Firenze, RISO di Palermo, Centro per l’Arte Pecci di Prato, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Fondation Antoine de Galbert di Parigi, Projectspace 176 di Londra. Fra le principali mostre collettive si ricordano quelle tenute alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, alla GAMEC di Bergamo, al Castello di Rivoli e alla GAM di Torino, alla Fondazione Pomodoro di Milano, al Museo MADRE e al PAN di Napoli, al MOCA di Shanghai, a Villa delle Rose GAM di Bologna, al Museion di Bolzano e all’Elgiz Museum di Istanbul. Ha partecipato alla XV Quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni, alla mostra “Italics” a Palazzo Grassi di Venezia. Ha progettato e realizzato due installazioni bar funzionanti al MAMbo e al MARCA di Catanzaro e ambienti pubblici permanenti tra cui Sala d’Attesa all’interno del Pantheon del Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, che accoglie la celebrazione dei funerali laici. Ha partecipato a due Biennali di Venezia: la 50° (“Clandestini”, a cura di F. Bonami) e la 55° (“Vice versa”, Padiglione Italia a cura di B. Pietromarchi). Nel 2014 svolge una residenza d’artista all’Ambasciata d’Italia a Istanbul, invitato dall’associazione Album Arte. Nel 2015 ottiene una residenza-studio presso la NARS Foundation di New York e l’opera Gli Angeli degli Eroi viene scelta dal Quirinale e dal Ministero della Difesa per rappresentare i militari caduti nella ricorrenza del 4 Novembre. Nel 2017 il progetto Serie Imperiale vince la seconda edizione dell’Italian Council. Nel 2019, oltre alle varie mostre personali e collettive a cui partecipa, presenta la personale Il Bello Inverso a Ca’ Rezzonico, uno dei musei della Fondazione Musei Civici a Venezia.

CATARTICA CARE

Catartica Care è un progetto nato nel 2013 a Cataforìo – piccolo borgo della Vallata del Sant’Agata in provincia di Reggio Calabria – divenuto associazione culturale nel 2016, che si pone come obiettivo di partenza quello di suggerire e veicolare nuove riflessioni tramite i linguaggi artistici contemporanei al fine di stimolare una consapevolezza e una conoscenza attiva su varie sfaccettature, culturali e sociali, naturalmente legate al territorio.