Reggio - Al GOM nuova tecnica rivoluzionaria. Il dott. Cannizzaro: 'Ridiamo la voce a chi l’ha perduta'

Da qualche mese al Grande Ospedale Metropolitano viene eseguita una nuova tecnica che consente riappropriarsi della propria voce

Buone notizie per i pazienti che hanno subito interventi chirurgici alle corde vocali. Al Grande Ospedale Metropolitano, da circa un anno si eseguono diversi interventi di posizionamento di protesi fonatorie, nei pazienti laringectomizzati. E sempre con maggiore successo. Come noto, la laringe è l’organo deputato alla fonazione, ovvero all’emissione dei suoni e spesso il delicato intervento causa la perdita della voce. Ma grazie alle mani esperte del dott. Pasquale Cannizzaro e del direttore dell’U.O. Otorinolaringoiatria del GOM Giovanni Spanò i pazienti, adesso, possono tornare a comunicare.

TECNICA RIVOLUZIONARIA, CANNIZZARO: ‘

Eseguiti negli ultimi mesi proprio all’interno del nosocomio reggino già una decina di casi attraverso il posizionamento di una valvola tra la trachea e l’esofago.

“Consentiamo ai pazienti di riappropriarsi della voce. E’ bene informare i cittadini calabresi e soprattutto i reggini che anche al GOM esistono tecniche all’avanguardia come questa. In passato i pazienti erano costretti a rimanere senza voce oppure dovevano recarsi presso le strutture del nord Italia. Da qualche mese sia io che il dott. Spanò ci siamo specializzati in questa tipologia di intervento”.

IN COSA CONSISTE L’INTERVENTO

Ai pazienti privi della capacità fonatoria viene applicato un dispositivo noto come valvola fonatoria che consente, unitamente ad un adeguato training logopedico, di sviluppare una voce socialmente comprensibile e udibile. La protesi fonatoria è un dispositivo medico in silicone, posto chirurgicamente tramite un’esofagoscopia, a cavallo tra parete anteriore dell’esofago e parete posteriore della trachea, all’interno del tracheostoma, creando la cosiddetta fistola tracheo-esofagea.

L’aria passa così attraverso l’apertura tracheale della valvola in esofago, mettendo in vibrazione le pareti esofagee e faringee, producendo un suono trasformato poi in parola. La protesi è dotata di un meccanismo a valvola unidirezionale consentendo l’ingresso dell’aria dalla trachea all’esofago e impedendo la fuoriuscita di liquidi e alimenti dall’esofago in trachea.

CANNIZZARO: ‘ASSICURIAMO CONTINUITA’ ASSISTENZIALE A LUNGO TERMINE’

“Tutti i pazienti laringectomizzati sui quali abbiamo applicato tale protesi, hanno sviluppato una capacità verbale discreta, riappropriandosi dunque di una funzione vitale, quale la voce, che li ha resi accetti nelle proprie famiglie e nella società e li ha sottratti ad un presente e futuro di isolamento sociale e umano – spiega ai nostri microfoni il dott. Pasquale Cannizzaro – Abbiamo eseguito tale procedura chirurgica di posizionamento di valvola fonatoria, su circa dieci pazienti, laringectomizzati, operati precedentemente presso la nostra struttura, che vengono attualmente seguiti presso il nostro ambulatorio oncologico e con una frequenza in media di 4 mesi, provvediamo alla sostituzione della protesi vocale con procedura ambulatoriale, assicurando loro una continuità assistenziale nel tempo. L’applicazione di questa procedura chirurgica sui laringectomizzati, ci consente di limitare le cosiddette migrazioni sanitarie, cui in caso contrario tali pazienti sarebbero costretti e arricchisce la nostra Azienda Ospedaliera, di ulteriori competenze e professionalità”.