Reggio, omicidio Latella: all’ergastolo il filippino Sagnip Roger. Appiccò un incendio per occultarne il soffocamento
La Corte d'Assise conferma la premeditazione e la brutalità del crimine, condannando l'imputato all'ergastolo e all'espulsione dal territorio italiano. Sagnip dovrà scontare anche un anno di isolamento diurno
23 Luglio 2025 - 13:25 | di Vincenzo Comi

Ha provato a farla franca mettendo fuoco all’abitazione dopo aver soffocato un 76enne.
Era il 13 settembre 2022, quando il filippino Sagnip Roger, nel cuore della notte, uccide Giuseppe Latella, ritrovato esamine nella sua abitazione di via Nicola Furnari. A distanza di oltre due anni, dopo un lungo e articolato processo, è emersa la verità. Non è stato un incendio casuale quello di via Nicola Furnari. L’anziano è stato brutalmente ucciso.
Arrestato dalla Polizia nel maggio 2023 con l’accusa di omicidio e di incendio doloso, Sagnip Roger ha agito crudelmente simulando un incidente domestico.
E le accuse all’epoca formulate trovano oggi conferma dal dispositivo della sentenza della Corte d’Assisi che lo ha condannato all’ergastolo. Merito della Questura e della squadra omicidi della Mobile che, attraverso l’acquisizione, l’analisi di numerose telecamere e l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche, ha identificato il responsabile dell’omicidio.
Dagli accertamenti medico legali è stato stabilito inoltre che la morte di Latella era da ricondurre ad una ostruzione meccanica delle vie respiratorie che aveva provocato anche delle microfratture maxillofacciali. Una volta esclusa la presenza di fumo nei polmoni della vittima, gli investigatori sono giunti alla conclusione che l’assassino avesse appiccato il fuoco dopo aver soffocato Latella.
Sagnip conosceva Latella ed è entrato nell’abitazione con le chiavi di casa, avendo un rapporto di frequentazione con la sua badante.
Il delitto e la messa in scena
Giuseppe Latella fu ucciso con una violenta pressione sul viso e sul collo, che gli provocò un arresto cardio-respiratorio a causa di asfissia.
Sagnip Roger aveva pianificato dunque l’omicidio con fredda determinazione. La sentenza, emessa due giorni fa, ha confermato la responsabilità di Roger accertando che l’incendio fosse stato appiccato per simulare un incidente domestico e coprire il vero crimine.
Accusa e Difesa
La Corte d’Assise, presieduta dal Dott. Antonino Francesco Genovese e affiancata dal Dott. Giovanni Verardi, ha preso in considerazione le circostanze aggravanti che hanno caratterizzato il delitto. Roger è stato condannato per omicidio aggravato da premeditazione, dall’uso di mezzi per simulare un incidente, e dall’aver approfittato della vulnerabilità della vittima, un uomo di 76 anni, agendo di notte per ostacolare ogni possibilità di difesa.
La pubblica accusa è stata rappresentata dai sostituti procuratori Dott. Matteo Campagnaro e Dott.ssa Chiara Greco, mentre gli avvocati di parte civile, rappresentanti alcuni familiari della vittima, sono stati Giuseppe Zampaglione e Valeria Iaria. Roger è stato difeso invece dagli avvocati Aldo Labate e Valentina Paviglianiti.
Un delitto pianificato
Le prove raccolte durante il processo hanno confermato che l’omicidio fu pianificato con largo anticipo. Roger aveva organizzato ogni dettaglio dell’omicidio: dal momento scelto per l’azione, quando la vittima era sola e vulnerabile, alla preparazione del viaggio a Reggio Calabria, l’acquisizione delle chiavi dell’abitazione, e persino il cambio d’abiti per non essere riconoscibile.
Il dott. Matteo Campagnaro e la Dott.ssa Chiara Greco hanno sottolineato come la premeditazione fosse evidente: Roger aveva agito con intenzionalità, sfruttando la sua conoscenza dell’abitazione e delle circostanze familiari di Latella. La brutalità dell’omicidio e la successiva messa in scena sono state decisive nel chiarire l’intenzione criminale dell’imputato.
La Sentenza
La sentenza della Corte d’Assise ha condannato Sagnip Roger alla pena dell’ergastolo, al pagamento delle spese processuali, al risarcimento dei danni patiti dalle parti civili, nonchè alla sua espulsione dal territorio italiano.